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WE.ARE.ABLE, social wearable augmented reality - Accademia di ...

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Gli esperimenti nei centri <strong>di</strong> ricerca americani ed inglesi (soprattutto militari oassociati ad essi) della prima metà degli anni ’40 continuarono senza sosta, stepby-step,alla creazione e progettazione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> costosissime macchineelaboratrici che, nel migliore dei risultati ottenuti, potevano vantare una potenza<strong>di</strong> calcolo <strong>di</strong> poche centinaia <strong>di</strong> kHz (molto meno <strong>di</strong> una moderna calcolatrice).Gli elaboratori <strong>di</strong> questi anni erano veri e propri colossi che occupavano interestanze e richiedevano moltissime energie per poter funzionare, sia da un punto <strong>di</strong>vista <strong>di</strong> consumi che da quello degli addetti ai lavori. L’ENIAC 23 (1946)probabilmente è l’esempio più significativo del termine coniato per descrivere icomputer <strong>di</strong> prima generazione, definiti appunto “Giant Brain”: era lungo 30metri, pesava oltre 25 tonnellate, la sua realizzazione costò 500.000$ (circa6.000.000$ o<strong>di</strong>erni) e consumava 150 kW.Tali mezzi erano utilizzati per eseguire calcoli inesplicabili richiesti dalla fisicanucleare; erano macchine esclusivamente pensate per operare number crunching 24massivo. Senza sosta.Elaborazioni dati che implicavano una serie <strong>di</strong> procedure che potremmodefinire anche “rituali”, ed intendevano l’interazione con il computer alla pari <strong>di</strong>uno strumento-ambiente ostile all’uomo a cui bisognava adattarsi.Immaginiamo <strong>di</strong> trovarci all’interno <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> ricerca militare (ouniversitario) dell’epoca e <strong>di</strong> poter osservare l’intero “rito” partendo dalla volontà<strong>di</strong> risolvere un determinato problema: entriamo in una stanza in cui possiamonotare alcuni operatori dall’aria molto indaffarata che cercano <strong>di</strong> identificareesattamente quali sono i dati che il computer deve manipolare e le regolenecessarie alla risoluzione del problema <strong>di</strong> base. Iniziano a co<strong>di</strong>ficarle secondo lalogica più opportuna e successivamente procedono alla compilazione delprogramma. Utilizzano il linguaggio FORTAN 25 .23L'Electronic Numerical Integrator and Computer (ENIAC) è il primo computer elettronicogeneral-purpose, costruito alla Moore School of Electrical Engineering (Pennsylvania) per un excentro <strong>di</strong> ricerca dell'esercito degli USA,il Ballistic Research Laboratory.24Termine inglese la cui traduzione è sgranocchiatore <strong>di</strong> numeri. Così venivano definiti ingergo i computer proprio per le loro capacità computazionali.25Uno dei primi linguaggi <strong>di</strong> programmazione (1954)32

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