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WE.ARE.ABLE, social wearable augmented reality - Accademia di ...

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visualizzata su una superficie vicina con i semplici gesti delle mani, consentendo,similmente a quanto accade sui <strong>di</strong>spositivi multitouch (smartphone, tablet), <strong>di</strong>interagire con essa ingrandendola, rimpicciolendola o ruotandola. Sixth Senseinoltre permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare sulle superfici e <strong>di</strong> controllare l’interfaccia delsistema, attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> particolari gesture o tramite il riconoscimento <strong>di</strong>simboli <strong>di</strong>segnati con le <strong>di</strong>ta nello spazio <strong>di</strong> fronte al raggio d’azione dellatelecamera. Per esempio <strong>di</strong>segnando una lente <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento sarà attivatal’applicazione delle mappe, <strong>di</strong>segnando il simbolo “@“ sarà possibile controllarela posta. Il sistema Sixth Sense aumenta gli oggetti fisici nella realtà con la qualel’utente interagisce, proiettando sopra <strong>di</strong> essi informazioni che li riguardano. Peresempio un giornale cartaceo può mostrare <strong>di</strong>rettamente video, notizie live oinformazioni <strong>di</strong>namiche attinte dalla rete, oppure <strong>di</strong>segnando virtualmente uncerchio sul polso permette <strong>di</strong> visualizzare la proiezione sul proprio braccio <strong>di</strong> unorologio analogico. In poche parole il Sixth Sense è veramente un sesto senso, omeglio, è un potenziamento <strong>di</strong> tutti i sensi umani che grazie alle tecnologieriescono a manifestare e ad interagire con oggetti, spazi, ambienti arricchiti <strong>di</strong>informazioni, <strong>di</strong> nuovi contenuti e significati. In un futuro non troppo lontanoquin<strong>di</strong> potrà essere possibile, incontrando una persona <strong>di</strong> nostra conoscenza,vedere proiettate sul suo corpo o intorno ad esso tutte le informazioni che lariguardano, tutti i dati della sua vita online e offline che ha deciso <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre.A questo punto della nostra analisi è giusto chiedersi se l’<strong>augmented</strong> <strong>reality</strong> èdestinata a durare nel tempo, quin<strong>di</strong> affermarsi come tecnologia stabile, oppure serappresenta una moda passeggera, “un mito del presente” che terrorizza e attiraallo stesso tempo, e che senza il giusto mix <strong>di</strong> contenuti e utilità potrebbe essereun soltanto ennesimo hype tecnologico destinato a scomparire.L’hype cycle 30 <strong>di</strong>ffuso da Gartner nel luglio del 2012 colloca la realtàaumentata al cosiddetto “Peak of inflated expectations”, ossia quella fase del ciclo<strong>di</strong> esposizione me<strong>di</strong>atica <strong>di</strong> un emergente tecnologia in cui si iniziano a produrre30Letteralmente significa "il ciclo <strong>di</strong> eccitazione", è il modello <strong>di</strong> analisi per verificarel’esposizione me<strong>di</strong>atica rispetto all’introduzione <strong>di</strong> una qualsiasi nuova tecnologia. Messo appuntodalla società <strong>di</strong> consulenza tecnologica americana Gartner.170

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