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WE.ARE.ABLE, social wearable augmented reality - Accademia di ...

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ossia si trattava <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo, o meglio una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>wearable</strong> 7 chesarebbero stati in grado <strong>di</strong> monitorare costantemente l’utente nelle sue azioni, masoprattutto nelle sue emozioni quoti<strong>di</strong>ane, e che le avrebbero automaticamentecon<strong>di</strong>vise sulle varie piattaforme <strong>social</strong>i a cui l’utente è iscritto.Il sistema quin<strong>di</strong> avrebbe agito in background, ossia “silenziosamente” ed“invisibilmente” agli occhi dell’utente che lo indossa, interpretando le sueemozioni e con<strong>di</strong>videndole con gli altri loggati allo stesso modo.A partire da questa premessa è possibile specificare alcuni concetti chiave delprogetto.Il concetto <strong>di</strong> login, in primis, inteso come presenza all’interno della rete, daatto virtuale, <strong>di</strong>venta realmente legato alla fisicità del luogo in cui agisce l’utentestesso. In poche parole è indossando il <strong>di</strong>spositivo e agendo negli spazi e neitempi della quoti<strong>di</strong>anità della vita reale (nelle strade, nei supermercati etc.) che la“partecipazione” <strong>social</strong> dell’in<strong>di</strong>viduo risulta possibile. Il processo <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visioneinformazioni e status personali, ricerca amici, comunicazione e rappresentazionedel Sé, grazie a questi “<strong>wearable</strong>s”, viene <strong>di</strong> fatto (ri)applicato nella vita reale, el’interazione tra le persone viene liberata dalla me<strong>di</strong>azione dello schermo e dellatastiera, ritornando ad essere fisica e <strong>di</strong>retta. Face to face.L’immagine mentale che mi è apparsa era quella <strong>di</strong> persone che camminano perle strade indossando abiti ed accessori apparentemente “normali”, ma che hanno il“potere” <strong>di</strong> “capire” i loro sentimenti, le emozioni, gli stati d’animo e quellifisiologici, ma anche <strong>di</strong> monitorare le loro azioni e le informazioni personali,interpretare questi dati e infine con<strong>di</strong>viderli in un network. Questa rete <strong>di</strong>contenuti è in realtà il luogo stesso in cui gli in<strong>di</strong>vidui si muovono fisicamente eosservano gli altri. Infatti, grazie ad interfacce <strong>di</strong> visualizzazione gli utenti loggatial sistema (cioè quelli che indossano i <strong>di</strong>spostivi) possono vedere manifestarsi lostatus (ossia tutte ciò che i <strong>wearable</strong>s decidono <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre) delle altre persone,e in base a quanto percepito decidere se interagire o meno.7Dispositivi indossabili180

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