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WE.ARE.ABLE, social wearable augmented reality - Accademia di ...

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In realtà tutta la facciata dell’e<strong>di</strong>ficio è una gigantesca composizione <strong>di</strong>“finestre” QRcode, che hanno la funzione <strong>di</strong> mascherare alla vista tutto ciò cheriguarda il contenuto interno dell’e<strong>di</strong>ficio, spogliandolo <strong>di</strong> fatti <strong>di</strong> qualsiasi tipo <strong>di</strong>espressività. Tuttavia utilizzando un <strong>di</strong>spositivo in grado <strong>di</strong> interpretare i <strong>di</strong>segnidei marker, il palazzo comunica con l’esterno mostrando tutta la sua vitalità, siscoprono quin<strong>di</strong> promozioni, sal<strong>di</strong>, informazioni, ma anche messaggi, tweet epossibilità <strong>di</strong> interazione con l’e<strong>di</strong>ficio stesso o chi c’è al suo interno.L’N buil<strong>di</strong>ng è il risultato della sovrapposizione <strong>di</strong> più layer: uno fisico(materiale con cui è costruito), uno tecnologico (controllo climatico) e unoappunto informativo-interattivo virtuale (realtà aumentata). La sua strettainterconnessione tra il mondo reale e quello informatico (virtuale) lo rende unconcreto (ed interessante) esempio <strong>di</strong> internet delle cose applicata ad un e<strong>di</strong>ficio,ma ciò che forse è ancora più interessante è rappresentato dal fatto che: da un latogli utenti possono sperimentare attivamente l’aumento delle capacità sensorialiosservando qualcosa che non è visibile ad occhio nudo, dall’altro l’ambiente fisicourbano viene privato <strong>di</strong> tutte quelle informazioni accessorie che hanno il potere <strong>di</strong>saturare le nostre capacità cognitive (pubblicità, promozioni, etc...), trasferendolenella virtualità.Riappropriarsi degli spazi urbani è anche l’obiettivo <strong>di</strong> molti artisti o gruppicollettivi che sfruttano proprio l’AR per “correggere” la realtà inquinatavisivamente dalle campagne <strong>di</strong> advertising.While other me<strong>di</strong>a outlets such as television and the Internet have founds ways to provide userswith the ability to filter their informational intake, public space remains the elusive frontier inwhich commercial interests govern the <strong>di</strong>scourse In an effort to highlight the in<strong>di</strong>vidual’s lack ofautonomy in this arena [...] have begun to explore the potential of <strong>augmented</strong> <strong>reality</strong> toreappropriate outdoor commercial singage in order to transform, filter, and democratize themessaging in public space [...] (gruppo anti-advertising Public Ad Campaign)Utilizzando uno dei più popolari browser AR, Junaio, il gruppo Public adCampaign ha creato un canale denominato AR | AD Takeover in cui alcunecampagne pubblicitarie vengono utilizzate come marker per essere riconosciute e167

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