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WE.ARE.ABLE, social wearable augmented reality - Accademia di ...

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intelligenze avevano il compito <strong>di</strong> progettare le tecnologie <strong>di</strong> base che avrebberopermesso il progre<strong>di</strong>re <strong>di</strong> altre ben più sofisticate. In un contesto <strong>di</strong> questo tipo, loscambio continuo <strong>di</strong> informazioni da una parte all’altra della “rete” <strong>di</strong> ricercatori escienziati è senza dubbio uno degli aspetti <strong>di</strong> maggiore importanza. Le normalilinee telefoniche, le pubblicazioni <strong>di</strong> ricerche, le visite in loco, erano tutticollegamenti obsoleti, lenti e poco produttivi per gli obiettivi che la stessa ARPAvoleva raggiungere in tempi brevi. Ben presto quin<strong>di</strong>, la necessità <strong>di</strong> collegareattivamente i no<strong>di</strong> della “rete” tramite nuovi mezzi più veloci e <strong>di</strong>retti, fudeterminante per lo sviluppo <strong>di</strong> quella che sarà conosciuta come ARPANET(l’antenata della moderna e frenetica Internet).[...] è tempo <strong>di</strong> cominciare a pensare ad una nuova e non ancora esistente rete pubblica, unimpianto <strong>di</strong> comunicazione [...] progettato specificatamente per la trasmissione <strong>di</strong> dati <strong>di</strong>gitali traun vasto insieme <strong>di</strong> utenti. ("On <strong>di</strong>stributed communications networks", Paul Baran, 1964)3.1 La commutazione <strong>di</strong> pacchetto <strong>di</strong> Paul Baran e Leonard KleinrockAlla base <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> comunicazione devono esserci procedure ben preciseche ne descrivono i comportamenti. Nel 1960 all’interno della RAND Corporation(uno dei no<strong>di</strong> dell’ARPA), grazie ad una brillante intuizione <strong>di</strong> Paul Baran 34(1926-2011), hanno inizio le prime ricerche sulle modalità <strong>di</strong> invio e ricezione <strong>di</strong>informazioni alfa-numeriche tramite sistemi computerizzati. Basandosi sulfunzionamento delle complesse reti neuronali che compongono il cervello umano,Baran riesce a creare un modello valido denominato in seguito rete <strong>di</strong>stribuita.Tale modello si basa essenzialmente sulla ridondanza e molteplicità delleinterconnessioni del sistema, dove per ogni singolo nodo esistono <strong>di</strong>verseconnessioni verso altri no<strong>di</strong> e le informazioni per raggiungerne uno specificohanno <strong>di</strong>verse possibili strade da percorrere. Il numero delle “vie” percorribiliaumenta con l’aumentare delle <strong>di</strong>mensioni della rete. Un sistema <strong>di</strong> questo tipo,34Ingegnere polacco naturalizzato (acquisito citta<strong>di</strong>nanza) statunitense, considerato uno deiprimi inventori della commutazione a pacchetto.54

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