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WE.ARE.ABLE, social wearable augmented reality - Accademia di ...

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L'ambiente progettato da Krueger era composto da due strutture situate ine<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>versi: una stanza METAPLAY (dove avviene la partecipazione) e unade<strong>di</strong>cata alla regia. Una parete della stanza METAPLAY era occupata da unenorme schermo <strong>di</strong> retroproiezione (250 cm x 300 cm) in cui veniva proiettatol'otuput visivo. Una videocamera, posizionata davanti allo schermo, era puntata<strong>di</strong>rettamente verso i partecipanti e consentiva <strong>di</strong> acquisirne in tempo realel'immagine video.All'interno del centro <strong>di</strong> controllo, situato a circa quattrocento metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza,c'era l'artista (che non per forza doveva essere tale) che poteva <strong>di</strong>segnareattraverso una tavoletta grafica e visualizzare il risultato su un sistema specialpurpose. Una seconda videocamera acquisiva le immagini generate dall'artista, leinviava ad un mixer che le combinava assieme a quelle generate dallavideocamera nella stanza METAPLAY.Sia le immagini computerizzate che le quelle convertite erano sotto il controllo<strong>di</strong>retto dell'operatore che aveva il compito ed il potere <strong>di</strong> sovrapporre le immaginicomputerizzate tracciate con la tavoletta grafica alle immagini del pubblicodell'altra sala. Alcuni coman<strong>di</strong> erano stati programmati in modo tale da consentireall'artista <strong>di</strong> manipolare le immagini, rimpicciolirle, espanderle, applicare ad esseeffetti speciali.I partecipanti potevano guardare lo schermo ed osservare le proprie immaginivideo; talvolta quelle immagini video venivano arricchite dalle immagini grafichegenerate dall'artista nel centro <strong>di</strong> controllo. Gli interruttori sensibili alla pressione,che erano nascosti nel pavimento sotto una superficie <strong>di</strong> polietilene nero,consentivano ai partecipanti <strong>di</strong> interagire con gli output visivi e sonori me<strong>di</strong>atidall'operatore del un centro <strong>di</strong> controllo.Con l'obiettivo <strong>di</strong> provocare una reazione in uno dei primi gruppi in visita alMETAPLAY, Krueger scelse uno dei partecipanti ed utilizzò la tavoletta graficaper sovraimporre un contorno luminoso alla sua mano. Quando il partecipantemuoveva la mano, Krueger velocemente <strong>di</strong>segnava un nuovo contorno della manonella sua nuova posizione. Poi il partecipante rovesciò la situazione trasformando112

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