WE.ARE.ABLE, social wearable augmented reality - Accademia di ...
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Il termine virtual <strong>reality</strong> quin<strong>di</strong> può essere definito come un ambientetri<strong>di</strong>mensionale immersivo generato dal computer. Da questo concetto possiamoestrapolare tre punti chiave:1. si tratta <strong>di</strong> un ambiente generato completamente al computer secondomodelli tri<strong>di</strong>mensionali ed elaborazioni real time che richiedono prestazioni <strong>di</strong>calcolo e grafica elevatissime, per fornire un adeguato livello <strong>di</strong> realismo;2. questo modello oltre ad “ingannare” la nostra percezione visiva deve essereanche interattivo. Deve essere navigabile e reattivo. Il sistema deve reagire alleazioni dell’utente in modo efficace e cre<strong>di</strong>bile;3. l’utente deve essere completamente immerso sensorialmente all’interno <strong>di</strong>questo ambiente;Uno dei segni <strong>di</strong>stintivi delle realtà virtuali (nella maggior parte delle sueapplicazioni) è l’uso <strong>di</strong> Head Mounted Display come <strong>di</strong>spositivo privilegiato <strong>di</strong>visualizzazione che isola completamente l’utente dal mondo esterno, in quanto lasua percezione <strong>di</strong>pende esclusivamente da ciò che il computer “decide” <strong>di</strong>mostrare. L’ esperienza visiva, u<strong>di</strong>tiva e più in generale dei canali sensorialipropriocettivi 9 è sotto il controllo del <strong>reality</strong> engine che ne determina il grado <strong>di</strong>coinvolgimento e il livello <strong>di</strong> affidabilità. Affinché questa immersione siaconsiderata realisticamente valida, almeno per quanto riguarda la sensazione <strong>di</strong>presenza (non per i dettagli grafici), il sistema deve necessariamente reagire inmodo coerente ad ogni movimento del soggetto, determinando <strong>di</strong> volta in volta lascena così come si sarebbe comportata nella realtà.Questo senza dubbio risulta essere uno dei problemi più complessi e<strong>di</strong>fficilmente risolvibili delle realtà virtuali, poiché, come abbiamo visto inprecedenza, non si tratta solo <strong>di</strong> modellare un mondo graficamente cre<strong>di</strong>bile, mache reagisca ai nostri sensi percettivi nel modo più realistico possibile.Ogni movimento o mo<strong>di</strong>fica effettuata da parte dell’utente comporta unaconseguente ed appropriata mo<strong>di</strong>fica all’interno del mondo virtuale percepito.Tale sistema è chiuso in sé stesso e non esiste nessuna connessione <strong>di</strong>retta tra le9Capaci <strong>di</strong> percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio, grazie allaricezione delle informazioni dai sistemi sensoriali.142