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WE.ARE.ABLE, social wearable augmented reality - Accademia di ...

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Krueger fece esattamente ciò che Ivan Sutherland aveva fatto con il primo<strong>di</strong>splay Head Mounted quando costruì gli hardware special purpose clipping<strong>di</strong>vider e matrix multiplier per eseguire le funzioni speciali complesse, <strong>di</strong> cui ilsuo sistema aveva bisogno, il più velocemente possibile.Implementò, tramite una combinazione hardware e tecniche software <strong>di</strong> analisidelle immagini video, un sistema special purpose per riconoscere a partire dallesilhouette i gesti e la posizione dei partecipanti all’interno <strong>di</strong> VIDEOPLACE.Concentrandosi sulle linee che formano le silhouette, Krueger era in grado <strong>di</strong>rilevarne i contorni, determinare le intersezioni degli oggetti, calcolarel’orientamento e il movimento. Una linea su uno schermo visibile ad unpartecipante consiste in una serie <strong>di</strong> pixel a<strong>di</strong>acenti che vengono attivati dal fascio<strong>di</strong> elettroni del tubo a raggi cato<strong>di</strong>ci; la posizione e lo stato dei singoli pixel (comeavvenne per l’ideazione dell’interfaccia grafica bit-mapped) possono esserememorizzati ed aggiornati nella memoria del computer. Il computerconseguentemente, tramite una moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> calcoli, può determinare se unalinea è in quiete o in movimento, può rilevate la sommità o la base <strong>di</strong>un’immagine, può <strong>di</strong>stinguere le linee rette dalle curve. Grazie a queste e ad altreanalisi <strong>di</strong> questo tipo, in pratica <strong>di</strong>venta possibile creare in tempo reale un modellodei movimenti dei partecipanti ripresi dalla videocamera.Krueger costruì processori speciali (algoritmi <strong>di</strong> visione ottimizzati nel silicio)per ognuna <strong>di</strong> queste analisi delle immagini video.Divennero circa 12 nel 1990.Krueger con VIDEOPLACE voleva essere in grado <strong>di</strong> esaminare una silhouettevideo e determinare automaticamente se la persona nell’immagine stava facendoun gesto. Il suo obiettivo <strong>di</strong>venne più raggiungibile grazie allo stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>todella modalità della percezione umana: i nostri occhi sembrano avere circuitide<strong>di</strong>cati per scoprire contorni, oggetti che si muovono velocemente, punti <strong>di</strong>rosso, piccole quantità <strong>di</strong> luce e movimenti impercettibili all’interno <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>spazi. Grazie a queste “scorciatoie” possiamo riconoscere le forme e i loromovimenti senza pensarci. Krueger capisce quin<strong>di</strong> che nel contesto <strong>di</strong> un corpo118

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