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ACTA APOSTOLICAE SEDIS - Libr@rsi

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186 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officialeper salvaguardare all'uomo del presente secolo i valori eterni dello spìrito,accrescono invece la confusione, facendosi così complici dei nemicidi Cristo. Tali in particolare sarebbero quei cristiani che, o tratti ininganno o piegati dal terrore, cooperassero a discutibili sistemi di progressomateriale, i quali esigono, quasi in contropartita, la rinunzia aiprincipi soprannaturali della fede e ai diritti naturali dell'uomo.Fondata sulla roccia viva della fede, unica depositaria della sua interezza,la Chiesa ne inalbera il salvifico vessillo in mezzo ai popoli, afímchèi veri ed attivi credenti operino, da lei guidati, la comune salvezza.La Chiesa nulla teme dal mondo e nel mondo, poiché vive in ogniistante il mistero della Pasqua con l'incoraggiante saluto, che è anchepromessa, del Redentore risorto : « Pax vobis ». 4Pace a voi ! Per la onnipotenteassistenza di lui la Chiesa, come non ha temuto nel passato nèi tiranni nè gli ostacoli frapposti ai suoi benefìci ardimenti, anche nelcampo delle civili conquiste, così ora sente in sè il coraggio e la forza diaffrontare i più spinosi problemi che assillano l'umanità, qual è quellodi stabilire fra i popoli la coesistenza nella verità, nella giustizia e nell'amore.La ferma fiducia è premessa indispensabile al trionfo della pace. Nonne sono perciò certamente fautori coloro che si lasciano piegare dalvento del pessimismo, diffuso ad arte e che trova espressione nell'avvilenteadagio « tanto non giova a nulla » ; nè quelli che, chiudendo gliocchi alle non poche attuazioni nelle riforme di ordine economico esociale, di cui essi pur godono — vantaggi ottenuti spesso con estenuantifatiche e superando impedimenti quasi insormontabili —, non vedonose non ciò che manca, che non è stato ancora pienamente conseguito, eprestano facilmente orecchio alle suggestioni dei seminatori di malcontento.Il vero amico della pace deve saper reagire in sè stesso a simili istigazionie persuadersi che proprio sui lati deboli dell'uomo, come il pessimismo,la cupidigia, l'invidia, la frenesia della critica infondata, faleva il nemico della pace per gettare il turbamento negli animi. Egli siserve ora dell'una, ora dell'altra di quelle passioni e stimola Puna o4Lue. 24, 36.

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