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ilievo 357 , e dunque di enfatizzare l’ enunciato, non di metterne in
discussione la veridicità 358 .
Che questo sia il precipuo valore della iunctura in Apollonio, risulta
evidente anche dal secondo esempio riportato, III, 548-50: (…) dokéw
dé min oÙk ¢qer…zein, / e„ teÒn FineÚj ge qeÍ nì KÚpridi nÒston /
péfraden œssesqai. Anche in questo caso è possibile tracciare un
parallelismo con un passo omerico, Il. II, 300: À teòn K£lcaj
manteÚetai, Ãe kaì oÙkì. Dopo aver esortato l’ esercito dei Greci a
rammentare il responso dell’ indovino Calcante, Odisseo rievoca nei
versi successivi 359 il fausto prodigio avvenuto in Aulide al cospetto
degli Achei e di Calcante, al fine di rianimare l’ esercito. L’ intento
parenetico di Odisseo nega la possibilità che il sintagma À teòn
manifesti scetticismo sull’ attendibilità del responso dell’ indovino.
Allo stesso modo Mopso, in questo passo delle Argonautiche, rievoca la
profezia di Fineo con l’ intento di rassicurare gli eroi sul loro destino,
cosicché la iunctura e„ teÒn contenuta al v. 549 non riflette alcuna
reale forma di dubbio, bensì mira a rafforzare la validità del responso
profetico 360 .
Analogamente in II, 209-213: “Klûte, Panell»nwn proferéstatoi,
e„ teÒn / o†d’ Øme‹j oÞj d¾ kruerÍ basilÁoj fetmÍ / 'Argóhj pì
nhÒj ¥gei metà kîaj 'I»swn / Øme‹j ¢trekéwj : œti moi nÒoj o%iden
›kasta / Îsi qeoprop…Vsi : (…), tramite l’ impiego del sintagma e„
teÒn d» 361 , Fineo non manifesta alcuna perplessità sull’ identità degli
Argonauti. Al v. 212 – Øme‹j ¢trekéwj – l’ indovino ne sancisce infatti
357
Su questo argomento cfr. anche Goldhill, 1991, p. 330.
358
Sebbene alcuni studiosi abbiano ipotizzato di poter udire un’ interferenza della
voce del poeta, sulla base dei suoi ricorrenti interventi all’ interno della
narrazione, in virtù del valore formulare della iunctura, della constatazione della
prodigiosa prerogativa di Linceo in IV, 1466-67:…Lugkeùj ge mèn Ñxéa thloà /
Ôsse bale‹n (…) ove l’ acuta vista dell’ eroe viene considerata come un fatto
certo, e della consonanza con i passi omerici, sono più propensa a credere che in
questo passo il precipuo valore della iunctura sia quello consueto (vedi infra) di
“rafforzare un’ affermazione”. Se dunque Apollonio è scettico nei confronti della
veridicità di questo elemento della tradizione, il suo scetticismo rimane comunque
dissimulato dal velo della formula.
359
Cfr. vv. 301-332.
360
Peraltro sulla veridicità attribuita agli indovini cfr. supra cap. II.
361
Cfr. Il. XII, 233.
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