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tentativi di integrazione 286 , è infatti quasi generalmente accolta l’
opinione secondo cui nel v. 31 Cerdone formulerebbe un giuramento.
Cataudella 287 propone per il v. 31 l’ integrazione: b[raceî lóg_ s’
Ômnu]mi p£nq’ Ós’ st’ ê[r]à; Nairn 288 : k[állion œst’; – Ômnu]mi
p£nq’ Ós’ st’ ê[r]à; Headlam 289 presenta: kaì eêj sÔmeron d’ Ômnumi
p£nq’ Ós’ st’ êrà; e Terzaghi 290 : koÙ lùÒn st’: Ômnumi p£nq’ Ós’
st’ ërà. Come si può constatare, il comun denominatore fra tutte le
proposte di integrazione, che pure presentano numerose varianti, è
rappresentato dal verbo Ômnumi.
Con ogni verosimiglianza Cerdone in questi versi giura su tutto quanto
vi è di sacro – p£nq’ Ós’ st’ êrá – di dire la verità – t¾n
¢lhq[e]í[h]n b£zein – sul prezzo che egli ha dovuto pagare 291 a un
fornitore di nome Candati, v. 29, per i materiali e i colori necessari alla
lavorazione delle scarpe.
Sancire la veridicità di un enunciato tramite giuramento doveva essere
prassi solenne, come ci testimonia Demostene, che nell’ orazione
Contro Zenotemide, 31-32, giura di dire la verità additando a garante l’
intero pantheon 292 : kaì pántaj ømîn Ômnumi toùj qeoùj %h m¾n re‹n
tÞlhqÖ. La solennità del giuramento di Cerdone viene peraltro
286
Ho adottato il testo proposto da Di Gregorio, op. cit., II, p. 20, il quale, come Cunningham 1971, si
astiene dal proporre integrazioni.
287
1948, p. 102.
288
1904, p. 84.
289
Op. cit. p. 320.
290
1925, p. 145.
291
Sebbene il testo rechi il numero delle monete che Cerdone dichiara di avere sborsato, treîj, non
sappiamo di che moneta si tratti. Cataudella, op. cit., p. 102, ritiene che Cerdone menzionasse gli stateri
d’ oro: c[rusoà statÖra]j treîj œdwke Kandâdi; Headlam, op. cit., p. 320: triqhmér+ mnéaj treîj
œdwke Kandâdi, Nairn, op. cit., p. 84: toà dérmatoj mnéa]j treîj œdwke Kandâ[ti, e Terzaghi, op.
cit., p. 145: toà dérmatoj mnéaj trìj œdwke Kandâti fanno invece riferimento alle mine.
292
La prassi di fornire la garanzia dell’ autenticità del giuramento chiamando in causa gli dei risale a
Omero. In Il. XIV, 271, allorché il Sonno chiede ad Era di giurare sull’ acqua dello Stige: …Ômosson
¢£aton Stugòj Ûdwr, la dea nomina inoltre tutti gli dei viventi sotto il Tartaro, vv. 278-79: Ômnue d’
æj ˜kéleue, qeoùj d’ ÑnÒmhnen ¤pantaj / toùj Øpetartar…ouj, o‰ TitÁnej kaléontai; cfr. XV,
40; in XXIII, 584-85, Menelao chiede ad Antiloco di sancire la veridicità delle sue parole giurando su
Poseidone: gai»ocon nnos…gaion / Ômnuqi; Erodoto in 5, 7, ricorda l’ usanza dei Traci di giurare solo
su Ermes: sébontai :Erméhn málista qeÏn kaì Ñmnúousi moûnon toûton; cfr. anche Aesch. Sept.
529-30; Soph. Trach. 1185; Aristoph. Nub. 246; 1241; Eur. Rh. 816; Dem 18, 217; 21, 119; Xen. An. 6,
6, 17; 6, 1, 31; in Polyb. 38, 20, 5, si riscontra invece il giuramento, affine a quello di Cerdone, æpì tÏn
ëerÏn: fáskontej a÷tòn pollákij æpì tÏn ëerÏn ðmwmokénai.
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