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Visualizza/apri - ART - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

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Il responso del thléfilon e quello della koskinómantij, collocati<br />

sullo stesso livello, vengono così a profetizzare e consacrare<br />

ironicamente una verità più che tangibile, svelata e nota al protagonista.<br />

Poiché l’ attributo si riferisce ad un responso profetico, l’ utilizzazione<br />

<strong>di</strong> ÞlaqÔj risulta fondamentalmente tra<strong>di</strong>zionale, sebbene in un<br />

contesto innovativo. Poiché il carme III non è ambientato in un passato<br />

mitico come il XXIV, ma in un presente del tutto realistico, il genere <strong>di</strong><br />

indovino che vi si incontra è una figura <strong>di</strong> marca quoti<strong>di</strong>ana, che emana<br />

verità non su eventi futuri e gran<strong>di</strong>, ma tali da investire un campo<br />

squisitamente empirico e contingente 191 .<br />

191 Mi sembra che da un altro punto <strong>di</strong> vista si possa tracciare una sorta <strong>di</strong> parallelismo tra il carme III e<br />

il carme II, precedentemente esaminato. Entrambi i protagonisti sono in preda ad afflizione amorosa,<br />

come non mancano peraltro <strong>di</strong> rilevare le attribuzioni lessicali: l’ incantatrice dell’ i<strong>di</strong>llio II ha infatti<br />

nome Simaíqa, verosimilmente derivato dall’ aggettivo simÒj “dal naso camuso”, con cui viene<br />

contrassegnato il capraio dell’ i<strong>di</strong>llio III. Secondo la fisiognomica antica il naso camuso in<strong>di</strong>cava un tipo<br />

<strong>di</strong> personalità dalle pulsioni erotiche spiccate. (Cfr. ad es. I<strong>di</strong>llio XI, 33: del Ciclope innamorato <strong>di</strong><br />

Galatea Teocrito <strong>di</strong>ce che egli possiede un naso camuso: plateîa ·íj; Simaíqa è il nome <strong>di</strong> una<br />

prostituta in Aristofane, Ach. 524, e S‹moj è il nome <strong>di</strong> una prostituta in Callimaco, Ep. XXXVIII. La<br />

questione viene comunque esplicitamente trattata da Aristot. in Physiog. 811b2.). Entrambi questi<br />

innamorati non sono corrisposti, e la verità sulla loro con<strong>di</strong>zione, benché ad essi già nota, viene<br />

espressamente sancita loro da una terza persona. Nel caso <strong>di</strong> Simeta si tratta <strong>di</strong> un’ amica della donna,<br />

una xe…na, nel caso del capraio <strong>di</strong> una koskinómantij, Agroiò. Sono questi personaggi a svelare ai<br />

protagonisti qualcosa che essi già conoscono e che essi stessi giu<strong>di</strong>cano verità. L’ aggettivo ÞlaqÔj<br />

contrassegna così per entrambi i protagonisti dei rispettivi i<strong>di</strong>lli lo stesso identico messaggio: la<br />

mancanza <strong>di</strong> corrispondenza amorosa nei loro confronti da parte delle persone amate.<br />

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