Visualizza/apri - ART - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

diversi luoghi dell’ Iliade e dell’ Odissea, ove esso implica l’ idea di
una narrazione Punkt für Punkt 469 .
L’ impiego del verbo daÁnai ingenera un parallelismo con Il. X, 425-
427, ove Dolone risponde ad Odisseo, v. 427: toigàr ægÎ kaì taûta
mál’ ¢trekéwj kataléxw, dopo aver ricevuto da lui l’ ingiunzione, v.
425:…d…eipé moi Ôfra dae…w. Va inoltre segnalata la consonanza con
Od. XVII, 154, allorché Teoclimeno, nell’ atto di profetizzare a
Penelope la sorte di Odisseo osserva: ¢trekéwj g£r toi manteÚsomai
o÷d’ æpikeÚsw. L’ analogia tra il passo apollonianao e quello odissiaco
non consiste solo nell’ impiego di ¢trekéwj in relazione a una
profezia, bensì anche nella presenza del verbo æpikeÚqw 470 , che in
espressioni negative, in Omero indica sempre la volontà di rivelare una
verità 471 . In tal modo, benché in questo passo l’ avverbio ¢trekéwj non
venga applicato, secondo l’ uso epico, ad un verbum dicendi, il suo
impiego risulta comunque molto simile a quello che ne fa Omero,
esprimendo le due sfumature semantiche tipiche omeriche di
“veracemente” e di Punkt für Punkt.
469 Cfr. LfgrE s.v. ¢trek»j.
470 Per l’ uso di questo verbo in Apollonio cfr. anche III, 332; IV, 1105.
471 Cfr. ad es. Il. V, 815; Od. IV, 744; V, 143-144. Per altri esempi cfr. Levet, op. cit. pp. 118-121.
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