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Faro 607 , riguardo alla quale reca testimonianza già Omero; in Od. IV,
355 e sgg. infatti, Proteo profetizza per Menelao a Faro, ove il gérwn
¤lioj nhmertÔj ha sede 608 .
Come osserva D’ Alessio 609 , l’ impiego dell’ aggettivo œtumoj e la
presenza di un futuro al v. 34 – ] pólij ¥ll[a] teuxe‹ -, indurrebbero a
postulare che al v. 37 si faccia menzione di una profezia 610 . Tale
profezia sembrerebbe tuttavia venir recepita da Proteo, piuttosto che
formulata da Proteo.
Il verbo kat£gw mal si accorda col termine f©mai, non risultando
questo nesso testimoniato altrove. Tuttavia, se l’integrazione di
Wilamowitz è corretta, e si accetta la congettura f©mai, si deve
osservare che il lessema f»mh risulta spesso associato a verbi di
movimento. In Herodot. 9, 100, il termine f»mh si incontra ben tre
volte; in riferimento alla “voce” relativa alla vittoria dei Greci contro
Mardonio – a parere di Erodoto sparsasi per volontà divina 611 – lo
storiografo osserva: f»mh séptato j tò stratópedon, impiegando
poco oltre, a proposito di quella stessa “voce”, il sintagma ¹ dè f»mh
diÁlqe, e il sintagma f»mh...sap…keto. In Aeschin. 1, 127 si incontra
il nesso plan©tai f»mh katà t¾n pÒlin 612 ; e Sapph., fr. 44, 12 L.P.,
in relazione alla notizia delle nozze di Ettore e Andromaca, osserva:
f©ma d’ Ãlqe katà ptÒlin 613 . Per ciò che concerne il peculiare valore
di kat£gw, va osservato che esso indica un movimento dall’ alto verso
il basso. Tuttavia, quando viene impiegato al medio, il più delle volte il
verbo kat£gw implica l’ idea di uno spostamento dal mare verso la
607 L’ isola di Faro viene nominata a più riprese. Vi fanno riferimento gli scolii al v. 15 (seppur in modo
ipotetico) – tÁj n»s(ou) n Î Qétid(oj) [bwmo… –, e al v. 32: ½t(oi) t¾n F£ron. Inoltre l’ isola viene
espressamente menzionata ai vv. 54-55:…j dè F£rou per…samo[n ¢kt£n / skéyato, e forse ai vv.
67-68: m» moi cqonój-oÙcì [teà F£roj ­q£lwtai- / perikla…eo.
608 Cfr. Od. IV, 384. Cfr. anche v. 385 ove il vecchio viene definito PrwteÝj A„gÚptioj. In epoca
classica la tradizione farà di Proteo un mitico re dell’ Egitto; cfr. Herodot. 2. 112; Eur. Hel. 4 e sgg.
609 Op. cit. II, p. 664, n. 21.
610 Tale congettura collima con la proposta d’integrazione proposta da Wilamowitz: kat£go[nto f©mai.
611 Erodoto osserva infatti che: dÁla d¾ pollo‹si tekmhr…ois… sti tà qe‹a tîn prhgm£twn, e„ kaì
tÒte tÁj aÙtÁj ¹mérhj sumpiptoÚshj toà te n PlataiÍsi (...) f»mh to‹si “Ellhsi to‹si taÚtV
sap…keto.
612 Cfr. anche Id. 1, 28, ove, citando l’ Iliade Eschine osserva: eÙr»sete (...) tòn “Omhron poll£kij
[n tÍ 'Ili£di] légonta prò toà ti mellÒntwn genésqai: “f»mh d’ j stratòn Ãlqe”.
613 Cfr. anche Plat. Leg. 672b, ove compare il nesso f»mh Øporre‹.
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