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Visualizza/apri - ART - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

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Aitia, fr. 178, 15-16, Pf.<br />

%h mál’ #epoj tód’ Þlhqéj, !o t’ o÷ mónon !udatoj a%isan,<br />

Þll’ #eti kaì léschj o%inoj #ecein æqélei.<br />

“E’ proprio vero quel che si <strong>di</strong>ce, che non solo <strong>di</strong> acqua, / ma anche <strong>di</strong><br />

conversazione una parte desidera il vino”.<br />

Il fr. 178 Pf. ha per oggetto un banchetto tenutosi in casa dell’ateniese<br />

Pollide 69 in occasione delle Antesterie, feste tra<strong>di</strong>zionali attiche<br />

celebrate dall’ospite in Egitto.<br />

Dopo aver menzionato 70 i caratteristici riti che si svolgevano nel corso<br />

<strong>di</strong> tre giorni – rispettivamente i Pithoigia 71 , i Choes 72 e i Chytroi 73 –,<br />

Callimaco rievoca la conversazione da lui tenuta durante il convivio del<br />

terzo giorno con uno straniero <strong>di</strong> Ico, Teogene. L’ambientazione del<br />

frammento è <strong>di</strong> carattere simpotico, cosicché, come osserva D’Alessio 74<br />

“nel complessivo recupero dei “generi” elegiaci all’interno <strong>degli</strong> Aitia”,<br />

Callimaco mostra <strong>di</strong> essere in grado “<strong>di</strong> inglobare anche l’importante<br />

tra<strong>di</strong>zione simposiale”.<br />

Tale recupero non è percettibile solo tramite l’ ambientazione riprodotta<br />

- il convito - bensì anche me<strong>di</strong>ante l’impiego <strong>di</strong> un modulo espressivo<br />

peculiare dell’ elegia simposiale: la gnome 75 .<br />

Nell’ arco <strong>di</strong> pochi versi Callimaco introduce in questo frammento due<br />

massime. Tramite la prima, <strong>di</strong> matrice omerica 76 , contenuta ai vv. 9-10,<br />

Þll’ a%inoj :Omhrikój, aêèn ñmoîon / Ìj qeój, o÷ yeudÔj, æj tòn<br />

ñmoîon #agei il poeta allude alla sua affinità con l’uomo <strong>di</strong> Ico che o÷k<br />

69<br />

Ad eccezione del nome, tramandatoci da Ateneo XI 477c, dell’ ateniese Pollide non si hanno altre<br />

notizie.<br />

70<br />

Cfr. vv. 1-4.<br />

71<br />

Durante tale festa venivano aperti gli orci contenenti il vino nuovo.<br />

72<br />

Si tratta delle celebrazioni <strong>di</strong> carattere funerario del secondo giorno, durante le quali si beveva in<br />

silenzio, in tavoli separati.<br />

73<br />

Festa in onore <strong>di</strong> Icario ed Erigone; su questo argomento cfr. Scodel, 1980, pp. 37-40. In generale<br />

sulle Antesterie cfr. Burkert 1981, pp. 158-77.<br />

74<br />

Op.cit., II, p. 555, n. 14.<br />

75<br />

L’ elegia simposiale abbonda <strong>di</strong> espressioni sentenziose, tramite le quali vengono formulati i precetti<br />

relativi al galateo del convivio. Su questo argomento cfr. in particolare Bielohlawek, 1983, pp. 97-117.<br />

76<br />

Cfr. Od., XVII, 218: Ìj aêeì tòn ñmoîon #agei qeòj æj tòn ñmoîon.<br />

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