Scarica la relazione finale - DiMaPla
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Fase 3 Sviluppo di modelli di corre<strong>la</strong>zione tra parametri<br />
di processo e caratteristiche di prodotto<br />
3.1 La cristallizzazione dei polimeri<br />
Le caratteristiche fisiche del materiale ottenuto da una reazione di polimerizzazione sono<br />
strettamente corre<strong>la</strong>te al tipo di interazione chimica di non legame che si istaura tra le singole<br />
macromolecole. Questa, a parte dal<strong>la</strong> specifica natura dell'interazione, dipende strettamente dal<br />
grado di rego<strong>la</strong>rità configurazionale e conformazionale delle catene polimeriche. Ciò in quanto<br />
soltanto una elevata rego<strong>la</strong>rità consente una struttura compatta delle catene polimeriche<br />
interagenti con <strong>la</strong> possibilità d'instaurare forti interazioni di non legame. I polimeri di sintesi<br />
possono essere dal<strong>la</strong> struttura o totalmente irrego<strong>la</strong>re o in buona parte rego<strong>la</strong>re.<br />
I polimeri strutturalmente irrego<strong>la</strong>ri non hanno <strong>la</strong> possibilità di cristallizzare e pertanto rimangono<br />
allo stato amorfo anche portandoli alle basse temperature. La mobilità delle catene polimeriche può<br />
tuttavia variare significativamente con <strong>la</strong> temperatura. In tali polimeri si osserva <strong>la</strong> presenza di una<br />
temperatura caratteristica nota come temperatura di transizione vetrosa ed indicata con il simbolo<br />
Tg . Questa é assimi<strong>la</strong>bile ad una transizione del secondo ordine accompagnata tuttavia non da<br />
una variazione del volume specifico ma solo da una variazione del<strong>la</strong> derivata del volume specifico<br />
rispetto al<strong>la</strong> temperatura ovvero dal<strong>la</strong> variazione del<strong>la</strong> pendenza del<strong>la</strong> curva volume specifico v.s.<br />
temperatura. Sopra tale temperatura é possibile lo scorrimento delle macromolecole e pertanto il<br />
polimero si presenta morbido e flessibile e mostra il fenomeno del<strong>la</strong> risposta e<strong>la</strong>stica ritardata, nota<br />
come viscoe<strong>la</strong>sticità, sotto invece il polimero si presenta duro, rigido ed estremamente fragile. Più<br />
<strong>la</strong> temperatura viene elevata al di sopra del<strong>la</strong> Tg più lo scorrimento che ne risulta é facilitato fino al<br />
punto di avere un materiale praticamente liquido.<br />
Se il polimero presenta rego<strong>la</strong>rità nel<strong>la</strong> struttura, abbassando <strong>la</strong> temperatura dal fuso i movimenti<br />
delle macromolecole, che sono, nel fuso, partico<strong>la</strong>rmente ampi per <strong>la</strong> loro elevata energia cinetica,<br />
divengono sempre più limitati, finché, al di sotto di una certa temperatura si può verificare <strong>la</strong><br />
cristallizzazione. La cristallizzazione dei polimeri é un fenomeno complesso ed il materiale non<br />
diviene mai completamente cristallino come si verifica invece con i solidi ordinari.<br />
La parte cristallina é costituita da domini discontinui di differenti dimensioni e grado di purezza<br />
dette cristalliti. Per <strong>la</strong> differente energia libera delle cristalliti che deriva dal<strong>la</strong> diversa estensione<br />
superficiale (e quindi energia libera superficiale) il passaggio dallo stato cristallino allo stato fuso<br />
non avviene mai ad una temperatura netta, ma piuttosto in un intervallo più o meno ampio di<br />
temperature. Sotto <strong>la</strong> temperatura di fusione un polimero anche soltanto parzialmente cristallino si<br />
presenta duro, rigido e molto fragile.<br />
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