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Scarica la relazione finale - DiMaPla

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condizioni permesse dal<strong>la</strong> pressa in nostro possesso per evitare l’intrusione di aria alle basse<br />

contropressioni e il mancato caricamento del<strong>la</strong> vite di p<strong>la</strong>stificazione a seguito del<strong>la</strong> eccessiva<br />

contropressione. Per <strong>la</strong> scelta dei valori di velocità di rotazione del<strong>la</strong> vite non si sono riscontrati partico<strong>la</strong>ri<br />

inconvenienti operativi, per cui si sono scelti in base al range nominale permesso dal<strong>la</strong> macchina. Il piano<br />

fattoriale risulta cosi strutturato (Figura 234):<br />

Level High Medium Low<br />

Screw<br />

rotation<br />

[m/min]<br />

Back<br />

pressure<br />

[bar]<br />

Prove eseguite<br />

36 21 6<br />

190 120 50<br />

Figura 234 Piano fattoriale utilizzato per le prove e rispettiva tabel<strong>la</strong> dei parametri.<br />

Le prove sono state eseguite al<strong>la</strong> temperatura di 250°C, scelta come valore centrale all’interno del range<br />

consigliato dai produttori del materiale. La temperatura del reometro e del<strong>la</strong> vite di p<strong>la</strong>stificazione è stata<br />

quindi impostata a questo valore e prima di iniziare con le rilevazione si è atteso per circa 1 ora che il<br />

sistema si portasse in temperatura e si stabilizzasse il più possibile. Una volta impostati i parametri di prova<br />

sul<strong>la</strong> pressa si è avviata <strong>la</strong> procedura di caricamento del materiale da parte del<strong>la</strong> vite, spurgando e facendo<br />

ricaricare per 2-3 volte in modo da essere sufficientemente sicuri che il sistema andasse a regime; questo<br />

procedimento permette di stabilizzare le condizioni di carico ogni qualvolta i parametri di processo vengono<br />

modificati. La corsa di carico del<strong>la</strong> vite è stata impostata a 100 mm, corrispondente ad un volume di circa<br />

125 cm 3 di materiale. Il software di acquisizione, prima di ogni prova, necessita di un reset dei sensori di<br />

pressione, che è stato eseguito subito prima di ogni inizio di iniezione. I valori di pressione e temperatura<br />

sono stati calco<strong>la</strong>ti come media nell’intervallo di iniezione dopo aver atteso che il flusso divenisse<br />

sufficientemente stabile. Si è assunto quindi come intervallo di corsa del<strong>la</strong> vite entro cui monitorare i suddetti<br />

valori il range tra 60 e 10 mm. Dopo ogni rilevazione si è resa necessaria <strong>la</strong> pulizia del sistema reometro al<br />

fine di togliere il materiale solidificato che altrimenti impedirebbe <strong>la</strong> prova successiva. Questo inconveniente<br />

deriva dal fatto che nel reometro utilizzato sono presenti dei gradienti termici derivanti da un parziale<br />

iso<strong>la</strong>mento termico: il fatto che questo fattore possa in qualche modo influenzare in maniera eccessiva lo<br />

studio è stato attentamente considerato; tuttavia, visto che il modello utilizzato è stato costruito in riferimento<br />

a questo partico<strong>la</strong>re strumento, il quale rimane lo stesso assieme ai fattori di disturbo per tutte le prove, i<br />

risultati ottenibili sono ugualmente attendibili per le valutazioni sul materiale e sul processo.<br />

Le prove eseguite con i rispettivi parametri e i valori di viscosità misurati sono mostrate nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong><br />

seguente (Tabel<strong>la</strong> 28):<br />

284

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