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Sant'Agostino "De Trinitade"

Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.

Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.

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7. 10. Ma vediamo bene come l’affermazione dell’Apostolo secondo cui non la donna, ma<br />

l’uomo è immagine di Dio, non sia contraria a ciò che è detto nel Genesi: Dio fece<br />

l’uomo, lo ha fatto ad immagine di Dio; lo ha fatto maschio e femmina e li ha benedetti 33 .<br />

Secondo il Genesi è la natura umana in quanto tale che è stata fatta ad immagine di Dio,<br />

natura che si compone dei due sessi e quindi non esclude la donna, quando si tratta di<br />

intendere l’immagine di Dio. Infatti, dopo aver detto che Dio ha fatto l’uomo ad<br />

immagine di Dio, aggiunge: Lo fece maschio e femmina, o distinguendo diversamente: li<br />

fece maschio e femmina. Come può dunque l’Apostolo dire che l’uomo (vir) è immagine<br />

di Dio e per questo non deve velarsi il capo, ma che la donna non lo è per cui deve<br />

velarsi il capo 34 ? Il motivo è, ritengo, quello che ho già indicato, quando ho trattato della<br />

natura dello spirito umano: la donna è con suo marito immagine di Dio 35 , cosicché l’unità<br />

di quella sostanza umana forma una sola immagine; ma quando è considerata come<br />

aiuto, proprietà che è esclusivamente sua, non è immagine di Dio; al contrario l’uomo, in<br />

ciò che non appartiene che a lui, è immagine di Dio 36 , immagine così piena ed intera,<br />

come quando la donna gli è congiunta a formare una sola cosa con lui. È ciò che abbiamo<br />

detto della natura dello spirito umano: quando si dedica tutto alla contemplazione della<br />

verità è immagine di Dio, ma quando qualcosa di esso si distacca e una parte<br />

dell’attenzione si applica all’azione delle cose temporali, nondimeno lo spirito, nella parte<br />

di esso che vede e consulta la verità, resta immagine di Dio, ma nella parte invece che si<br />

applica all’azione sulle realtà inferiori, non è immagine di Dio. E, poiché esso quanto più<br />

si estende verso ciò che è eterno, tanto più ne è "formato" 37 ad immagine di Dio, e perciò<br />

non si deve in questo costringerlo a moderarsi e a contenersi; per tal motivo l’uomo non<br />

deve velarsi il capo 38 . Ma poiché per l’azione razionale sulle cose temporali c’è il rischio di<br />

lasciarsi trascinare eccessivamente verso le realtà inferiori, per questo essa deve avere<br />

un potere sopra il suo capo, indicato dal velo, che significa che dev’essere contenuta 39 . È<br />

un simbolo, questo, mistico e pio, gradito agli Angeli santi. Dio da parte sua non vede nel<br />

tempo e nessun elemento nuovo viene a modificare la sua visione e la sua scienza,<br />

quando avviene qualche avvenimento temporale e transitorio, come ne sono affetti i<br />

sensi carnali degli animali e degli uomini, o anche quelli spirituali degli Angeli.<br />

7. 11. Che con questa chiara distinzione del sesso maschile e femminile l’Apostolo abbia<br />

simboleggiato un più profondo mistero, si può anche comprendere da questo fatto che,<br />

dicendo egli in un altro passo che la vedova vera è desolata senza figli e senza nipoti e<br />

tuttavia deve sperare nel Signore e perseverare nella preghiera notte e giorno 40 , in<br />

questa stessa Epistola egli dice che la donna sedotta, caduta nella prevaricazione, si<br />

salva mediante la generazione dei figli, e aggiunge: se essi persevereranno nella fede,<br />

nella carità e nella santità con modestia 41 . Come se potesse nuocere alla buona vedova il<br />

non aver dei figli o, avendone, il fatto che questi si rifiutino di perseverare nei buoni<br />

costumi. Ma, poiché quelle che sono chiamate le buone opere sono come i figli della<br />

nostra vita, in riferimento alla quale si domanda quale vita conduca ciascuno, cioè come<br />

compia queste azioni temporali - vita che i greci chiamano non , ma , e queste<br />

buone azioni si praticano ordinariamente nelle opere di misericordia, ma le opere di<br />

misericordia non sono di alcuna utilità ai Pagani né ai Giudei che non credono a Cristo, né<br />

agli eretici e scismatici di qualsiasi specie, che non hanno né fede né amore, né santità<br />

accompagnata alla temperanza 42 - risulta chiaro il pensiero dell’Apostolo. Egli parla in un<br />

senso figurato e mistico dell’obbligo che ha la donna di velare il capo 43 ; se queste parole<br />

non si riferissero a qualche mistero nascosto, sarebbero prive di senso.<br />

7. 12. Come ce lo mostra non solo la retta ragione, ma anche l’autorità dello stesso<br />

Apostolo, l’uomo fu creato ad immagine di Dio 44 , non secondo la forma del corpo, ma<br />

secondo la sua anima razionale 45 . È una opinione grossolana e vana quella secondo cui si<br />

ritiene che Dio è circoscritto e limitato da una configurazione di membra corporee. Per di<br />

più il beato Apostolo non dice: Rinnovatevi nella vostra anima spirituale e rivestitevi<br />

dell’uomo nuovo, quello che è stato creato a immagine di Dio 46 , e altrove, ancor più<br />

chiaramente non dice: Spogliatevi dell’uomo vecchio e delle sue azioni, rivestitevi<br />

dell’uomo nuovo che si rinnova nella conoscenza di Dio secondo l’immagine di Colui che<br />

lo ha creato 47 ? Se dunque ci rinnoviamo nella nostra anima spirituale e l’uomo nuovo è<br />

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