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Sant'Agostino "De Trinitade"

Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.

Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.

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attraverso questo specchio, deve essere visto in maniera imperfetta e provvisoria<br />

attraverso questo specchio, con una fede sincera 273 che purifica i cuori affinché possano<br />

vedere a faccia a faccia Colui che ora vedono attraverso uno specchio 274 . Se disprezzano<br />

questa fede che purifica i cuori, l’intelligenza che acquisiscono della natura dello spirito<br />

umano attraverso queste sottilissime discussioni che altro risultato può conseguire se non<br />

la dannazione per testimonianza della loro stessa intelligenza? Non si darebbero tanto da<br />

fare in questa ricerca per giungere appena a qualche certezza se non fossero avvolti in<br />

queste tenebre che sono un castigo e non fossero onerati dal gravame del corpo<br />

corruttibile che pesa sull’anima 275 . E perché ci è stato inflitto questo male, se non per il<br />

peccato? Per questo, una volta che la loro attenzione è stata richiamata sull’ampiezza di<br />

un male così grande, dovrebbero seguire l’Agnello 276 che toglie il peccato del mondo 277 .<br />

25. Infatti, per coloro che appartengono a questo Agnello, fossero pure più tardi di<br />

ingegno di quelli di cui ho parlato, quando alla fine di questa vita vengono liberati dal<br />

corpo, le potenze invidiose perdono il diritto di trattenerli. L’Agnello che da esse è stato<br />

ucciso, mentre non doveva pagare alcun debito dovuto al peccato, non le ha volute<br />

vincere con la forza della sua potenza prima di vincerle con la giustizia del suo sangue.<br />

Perciò, liberi dal potere del diavolo 278 , sono ricevuti dagli Angeli santi, liberati da tutti i<br />

mali ad opera del Mediatore di Dio e degli uomini, l’uomo Cristo Gesù 279 ; perché tutte le<br />

Scritture sono concordi, sia l’Antico che il Nuovo Testamento, l’Antico preannunciando<br />

Cristo, il Nuovo annunciandone la venuta, nel dire che non esiste sotto il cielo altro nome<br />

per mezzo del quale gli uomini debbono essere salvati 280 . Purificati da ogni contagio di<br />

corruzione saranno collocati in luoghi tranquilli fino a quando non riprendano i loro corpi,<br />

ma corpi ormai incorruttibili, che siano un ornamento, non un peso. Perché è piaciuto al<br />

Creatore supremamente buono e sapiente che lo spirito dell’uomo, piamente sottomesso<br />

a Dio, possieda beatamente un corpo sottomesso e che la stessa beatitudine duri senza<br />

mai finire.<br />

Nella visione vedremo senza più alcuna difficoltà, perché lo Spirito Santo non proceda<br />

come generato dal Padre e dal Figlio<br />

25. 45. Là vedremo la verità senza alcuna fatica e ne fruiremo con piena chiarezza e<br />

certezza. Non cercheremo più nulla con lo spirito che si serve del raziocinio, ma con lo<br />

spirito che si apre alla contemplazione vedremo perché lo Spirito Santo non è il Figlio,<br />

benché proceda dal Padre. In quella luce non ci sarà più problema alcuno, ma quaggiù il<br />

mio tentativo mi è sembrato presentare tali difficoltà - e così senza alcun dubbio apparirà<br />

a coloro che mi leggeranno con intelligenza attenta - che, malgrado la promessa fatta nel<br />

secondo libro, di spiegare più avanti questo punto 281 , ogni qualvolta nella creatura che<br />

siamo noi ho voluto scoprire qualche analogia con quel mistero, la pur piccola<br />

comprensione che potevo avere non ha trovato adeguata espressione nelle mie parole;<br />

sebbene abbia avuto la sensazione che anche questa mia comprensione sia stata più un<br />

tentativo che una riuscita. È vero che ho trovato in una sola persona umana un’immagine<br />

di quella suprema Trinità e, per meglio farla comprendere, ho voluto, in particolare nel<br />

libro IX, mostrare questi tre termini in una realtà soggetta al mutamento, mostrandoli<br />

separati anche da intervalli di tempo 282 ; ma queste tre potenze appartenenti alla stessa<br />

persona non hanno potuto, contrariamente alla nostra attesa umana, corrispondere alle<br />

tre Persone divine, come abbiamo dimostrato in questo libro XV.<br />

26. Inoltre in questa suprema Trinità che è Dio non ci sono intervalli di tempo che<br />

permettano di mostrare, o almeno di indagare, se prima sia nato il Figlio dal Padre e poi<br />

sia avvenuta da ambedue la processione dello Spirito Santo. La Sacra Scrittura ci dice<br />

infatti che egli è lo Spirito di ambedue 283 . È di lui infatti che l’Apostolo dice: Poiché siete<br />

figli di Dio, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori 284 . È pure di lui che il<br />

Figlio medesimo dice: Non siete voi che parlate, ma lo Spirito del Padre vostro che parla<br />

in voi 285 . E molti altri passi delle Sacre Scritture confermano che è del Padre e del Figlio lo<br />

Spirito indicato nella Trinità come persona dello Spirito Santo; è di lui che il Figlio<br />

medesimo dice ancora: Colui che io vi mando da presso il Padre 286 ; ed in un altro passo:<br />

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