Sant'Agostino "De Trinitade"
Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.
Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.
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due, più tre, fanno sei. Il numero sei si chiama perfetto perché si compone delle sue<br />
parti. Comprende in sé le tre frazioni seguenti: la sesta parte, la terza parte, la metà, né<br />
vi si può trovare un’altra frazione di valore determinato. Dunque la sesta parte di sei<br />
equivale a uno, la terza a due, la metà a tre. Ora uno più due, più tre, danno come totale<br />
sei. Tale perfezione è sottolineata dalla Sacra Scrittura, soprattutto per il fatto che Dio in<br />
sei giorni ha compiuto la sua opera 64 , e nel sesto giorno fu fatto l’uomo ad immagine di<br />
Dio 65 . Inoltre nella sesta età del genere umano il Figlio di Dio venne 66 nel mondo e si fece<br />
Figlio dell’uomo per restaurarci ad immagine di Dio 67 . Noi ci troviamo ora in questa età,<br />
sia che si attribuiscano mille anni ad ogni età, sia che ci si basi sui periodi veramente<br />
storici ed insigni ricordati dalla Sacra Scrittura. La prima età va da Adamo a Noè e la<br />
seconda fino ad Abramo. Poi, secondo la cronologia dell’evangelista Matteo, da Abramo a<br />
Davide, da Davide fino alla deportazione in Babilonia 68 , e da questo avvenimento al parto<br />
della Vergine. Queste ultime tre età unite alle due precedenti fanno cinque. Perciò la<br />
nascita di Cristo ha inaugurato la sesta, quella in cui ci troviamo attualmente, e che<br />
durerà fino alla fine sconosciuta dei tempi. Troviamo il numero sei con il suo simbolismo<br />
storico, anche se con distribuzione tripartita contiamo un periodo prima della Legge, un<br />
secondo sotto la Legge, un terzo sotto la grazia 69 . In quest’ultimo periodo riceviamo il<br />
sacramento della rigenerazione, cosicché alla fine dei tempi, rinnovati totalmente dalla<br />
risurrezione della stessa carne, saremo guariti da ogni malattia non solo dell’anima ma<br />
anche del corpo 70 . Per questo si può vedere una figura della Chiesa in quella donna<br />
guarita e raddrizzata dal Signore e che prima era stata curvata dall’infermità sotto le<br />
catene di Satana 71 . Di questi nemici occulti si lamenta la voce del Salmista: Hanno<br />
curvato la mia anima 72 . Ora, erano diciotto anni che questa donna era ammalata e perciò<br />
tre volte sei anni 73 . D’altra parte il numero dei mesi di diciotto anni è eguale al cubo di<br />
sei, cioè a sei moltiplicato per sei, moltiplicato ancora per sei. Proprio prima di questo<br />
episodio il Vangelo parla di quell’albero di fico la cui misera sterilità datava da tre anni. Il<br />
vignaiolo pregò di lasciarlo ancora per quell’anno: se avesse dato frutto, bene, altrimenti<br />
sarebbe stato tagliato 74 . Ora da una parte con i tre anni si ritrova la precedente<br />
distribuzione tripartita, e dall’altra parte il numero di mesi di tre anni è uguale al<br />
quadrato di sei, cioè sei per sei.<br />
Importanza del numero sei nel computo dell’anno<br />
4. 8. Basato sul numero sei è anche l’anno, in quanto si compone di dodici mesi interi di<br />
trenta giorni ciascuno (tale era il mese che seguivano gli antichi attenendosi alle fasi<br />
lunari): esso deve al numero sei la sua importanza. Infatti il valore che ha il sei nel primo<br />
ordine dei numeri, cioè in quello delle unità (dall’uno al dieci), lo ha il sessanta nel<br />
secondo ordine, quello delle decine (dal dieci al cento). Perciò sessanta giorni sono la<br />
sesta parte dell’anno. Di conseguenza se si moltiplica il numero sessanta (che nella<br />
seconda serie, quella delle decine, ha lo stesso valore del sei) per il numero sei (che fa<br />
parte della prima serie), si ha sei volte sessanta, cioè trecentosessanta giorni, che fanno<br />
dodici mesi interi. Però gli uomini mentre contano il mese secondo la rivoluzione della<br />
luna, calcolano l’anno in base all’osservazione della rivoluzione solare, per cui mancano<br />
cinque giorni e un quarto perché il sole completi il suo corso e chiuda l’anno. Infatti<br />
quattro quarti fanno un giorno, che si è obbligati a intercalare ogni quattro anni (e si ha<br />
allora l’anno bisestile) per non sconvolgere il calendario. Anche se consideriamo questi<br />
cinque giorni e un quarto, vediamo che il numero sei è di grandissima importanza.<br />
Questo per due ragioni: primo perché, come spesso succede, la parte si prende per il<br />
tutto e allora non abbiamo più cinque giorni ma sei, essendo questo quarto di giorno<br />
contato per un giorno intero; secondo perché i cinque giorni sono la sesta parte del mese<br />
e la quarta parte del giorno consta di sei ore. Infatti il giorno intero, ivi compresa la<br />
notte, si compone di ventiquattro ore, la cui quarta parte, cioè la quarta parte del giorno,<br />
è appunto di sei ore. Così nello svolgimento dell’anno il numero sei è quello che ha<br />
maggiore importanza.<br />
Il numero sei nella formazione del corpo di Cristo<br />
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