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Sant'Agostino "De Trinitade"

Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.

Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.

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Profeta. Dunque si ha il diritto di credere che anche Dio Padre apparisse abitualmente in<br />

quel modo ai mortali.<br />

Obiezione<br />

18. 34. Ma forse qualcuno insisterà nel dire che il Padre non è visibile perché apparve in<br />

sogno a Daniele, mentre il Figlio è visibile come anche lo Spirito Santo, perché Mosè ha<br />

ricevuto tutte quelle visioni in stato di veglia. Proprio come se Mosè avesse visto il Verbo<br />

e la Sapienza divina con gli occhi del corpo, o come se noi potessimo vedere anche<br />

soltanto quel soffio umano che anima questo nostro corpo o lo stesso soffio materiale che<br />

si chiama vento 223 . Se non sono visibili questi ultimi, tanto meno quel soffio divino che<br />

supera gli spiriti di tutti gli uomini e di tutti gli Angeli per l’inesprimibile sublimità della<br />

divina natura. Ci sarà chi cadrà in un errore così grave da affermare che il Figlio e lo<br />

Spirito Santo sono visibili anche agli uomini in stato di veglia, mentre il Padre è ad essi<br />

visibile solo in sogno? Come possono allora intendere come dette solo del Padre le<br />

parole: Colui che nessuno vide mai, né può vedere 224 ? Forse che gli uomini quando<br />

dormono non sono uomini? Ovvero Colui che può produrre delle immagini corporee onde<br />

manifestarsi per mezzo di visioni apparse a uomini che sognano, sarebbe incapace di<br />

costruire la stessa realtà materiale per manifestarsi alla vista di uomini svegli? La sua<br />

essenza per la quale è ciò che è, non può essere manifestata per mezzo di alcuna<br />

immagine corporea all’uomo che dorme, con nessuna forma sensibile all’uomo sveglio.<br />

Non solo l’essenza del Padre ma anche quella del Figlio e dello Spirito Santo. In ogni caso<br />

coloro che dalle visioni in stato di veglia sono messi in tanto imbarazzo da pensare che<br />

non il Padre ma solo il Figlio e lo Spirito Santo sono apparsi agli occhi corporei degli<br />

uomini (per tacere del grandissimo numero di testi della Scrittura e dell’estrema varietà<br />

delle loro interpretazioni che impediscono a chiunque sia sano di mente di affermare che<br />

la persona del Padre in nessun luogo si sia manifestata attraverso qualche forma<br />

corporea agli occhi di uomini svegli), per tacere dunque di queste, come ho affermato,<br />

che dicono costoro del caso del nostro padre Abramo? Egli era certamente sveglio e<br />

occupato quando, secondo il passo della Scrittura che inizia dicendo che il Signore<br />

apparve ad Abramo, gli apparvero non uno né due ma tre uomini 225 , di nessuno dei quali<br />

si dice che si distinguesse dagli altri per maggior dignità, più degli altri rifulgesse per<br />

maggior onore, che fosse superiore agli altri per maggior potere.<br />

La natura di Dio è invisibile, ma le tre Persone possono manifestarsi attraverso simboli<br />

sensibili<br />

18. 35. Quando abbiamo diviso in tre parti la nostra trattazione, avevamo deciso di<br />

indagare per prima cosa se il Padre o il Figlio o lo Spirito Santo o invece se talora il<br />

Padre, talvolta il Figlio, altre volte lo Spirito Santo, ovvero, senza alcuna distinzione tra le<br />

Persone, l’unico e solo Dio, come si dice, cioè la stessa Trinità sia apparsa ai Patriarchi<br />

per mezzo di quelle forme tratte dalla creatura. Orbene, dopo aver esaminato i testi della<br />

Scrittura che ci è stato possibile 226 , tanto quanto ci è parso sufficiente, niente altro<br />

ritengo che una indagine umile e prudente dei misteri divini ci inviti a fare se non questo:<br />

non affermare recisamente quale Persona della Trinità si sia manifestata ad un<br />

determinato Patriarca o Profeta, sotto una determinata cosa o sotto un’immagine<br />

sensibile, eccetto nel caso in cui il tenore del testo comprenda alcuni indizi probabili. La<br />

natura stessa infatti o la sostanza o l’essenza o con qualunque altro nome si debba<br />

chiamare l’essere stesso di Dio, qualunque esso sia, non si può vedere sensibilmente. Si<br />

deve invece ammettere che per mezzo della creatura docile a Dio non solo il Figlio o lo<br />

Spirito Santo, ma anche il Padre abbia potuto manifestarsi ai sensi degli uomini sotto una<br />

forma o un’immagine corporea. Stando così le cose 227 , per non allungare oltre misura<br />

questo secondo volume, tratteremo le questioni che restano nei seguenti.<br />

LIBRO TERZO<br />

37

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