23.02.2018 Views

Sant'Agostino "De Trinitade"

Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.

Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Tuttavia è lo Spirito Santo che riceve in proprio il nome di Carità, come col nome di<br />

Sapienza chiamiamo il Verbo<br />

17. 29. E tuttavia non è senza motivo che in questa Trinità si chiama Verbo di Dio solo il<br />

Figlio, Dono di Dio lo Spirito Santo solo 178 , e Dio Padre quello solo da cui è generato il<br />

Verbo e da cui procede primariamente lo Spirito Santo 179 . Ho aggiunto "primariamente"<br />

perché si legge che lo Spirito Santo procede anche dal Figlio 180 . Ma anche questo glielo ha<br />

dato il Padre, non dopo che già esisteva senza esserne in possesso, perché quanto ha<br />

dato al Verbo unigenito glielo ha dato generandolo. Egli lo ha dunque generato, in modo<br />

che il loro Dono comune procedesse anche dal Figlio e che lo Spirito Santo fosse lo spirito<br />

di ambedue. Non basta dunque rilevare di passaggio, ma occorre considerare con<br />

attenzione questa distinzione nella inseparabile Trinità. È in virtù di essa infatti che il<br />

Verbo di Dio è chiamato anche propriamente Sapienza di Dio 181 , sebbene siano sapienza<br />

anche il Padre e lo Spirito Santo. Se dunque si deve chiamare propriamente Carità una<br />

delle tre Persone, a quale questo nome si adatterà meglio che allo Spirito Santo? Però<br />

sempre a condizione che in quella semplice e suprema natura non siano due cose distinte<br />

la sostanza e la carità, ma la sostanza stessa si identifichi con la carità e la carità stessa<br />

con la sostanza sia del Padre, sia del Figlio, sia dello Spirito Santo, e tuttavia sia lo Spirito<br />

ad essere chiamato propriamente Carità.<br />

17. 30. Per fare un esempio, con il nome di Legge si designano talvolta tutti i libri<br />

dell’Antico Testamento. Infatti è alla testimonianza del profeta Isaia che l’Apostolo si<br />

richiama quando dice: Con altre lingue e con labbra d’altri io parlerò a questo popolo 182 , e<br />

tuttavia introduce questa citazione con le parole: Sta scritto nella Legge 183 . E lo stesso<br />

Signore ha detto: Sta scritto nella loro Legge: mi odieranno senza ragione 184 , e questo<br />

testo si trova nei Salmi 185 . Talvolta invece è chiamata Legge in senso proprio quella che è<br />

stata data a Mosè 186 , nel senso in cui è detto: La Legge ed i Profeti fino a Giovanni 187 , o<br />

ancora: Da questi due precetti dipendono tutta la Legge ed i Profeti 188 . In questi passi si<br />

tratta della Legge presa in senso proprio, della Legge data sul monte Sinai. D’altra parte<br />

con il nome di Profeti sono designati anche i Salmi; e tuttavia in un altro passo lo stesso<br />

Signore dice: Bisognava che si adempisse tutto ciò che sta scritto nella Legge, nei Profeti<br />

e nei Salmi a mio riguardo 189 . Qui, quando parla di Profeti, il Signore esclude i Salmi. Il<br />

nome di Legge, presa in senso generico, include i Profeti e i Salmi, ma si usa anche in<br />

senso proprio e designa allora la Legge che è stata data per mezzo di Mosè 190 . Così il<br />

nome di "Profeti", nel senso largo del termine, include i Salmi, in senso proprio li esclude.<br />

Si potrebbe provare con molti altri esempi che molte parole si usano talvolta in senso<br />

generico, talvolta si applicano in senso proprio a realtà determinate, ma la cosa è troppo<br />

chiara perché ci sia bisogno di un lungo discorso. Se ho dato questa spiegazione è perché<br />

non vi sia qualcuno che pensi che ho torto di chiamare Carità lo Spirito Santo, per il fatto<br />

che anche Dio Padre e Dio Figlio si possono chiamare carità.<br />

Per opera sua è diffusa nei nostri cuori la carità di Dio<br />

17. 31. Come dunque il Verbo unico di Dio riceve in proprio il nome di Sapienza 191 ,<br />

benché, quando il termine è preso in senso generico, anche lo Spirito Santo e il Padre<br />

siano sapienza, così lo Spirito Santo riceve in proprio il nome di Carità, benché quando il<br />

termine è preso in senso generico, anche il Padre e il Figlio siano carità. Ma il Verbo di<br />

Dio, cioè il Figlio unigenito di Dio, è chiamato esplicitamente sapienza di Dio per bocca<br />

dell’Apostolo, quando dice: Cristo forza di Dio e sapienza di Dio 192 , mentre per trovare un<br />

passo in cui lo Spirito Santo sia chiamato Carità, bisogna scrutare attentamente gli scritti<br />

di Giovanni. Questi, dopo queste parole: Carissimi, amiamoci a vicenda, perché l’amore<br />

procede da Dio, aggiunge subito: e ognuno che ama è nato da Dio; colui che non ama<br />

non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore 193 . È chiaro che qui chiama Dio l’amore che<br />

prima afferma procedere da Dio. L’amore è dunque Dio da Dio. Ma poiché il Figlio è nato<br />

da Dio Padre e lo Spirito Santo procede da Dio Padre 194 è legittimo chiedersi a quale fra i<br />

due bisogna, di preferenza, applicare queste parole: "Dio è amore". Solo il Padre infatti è<br />

Dio senza essere Dio da Dio, di conseguenza l’amore che in tanto è Dio in quanto procede<br />

212

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!