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Sant'Agostino "De Trinitade"

Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.

Il De Trinitate (Sulla Trinità) è un trattato in quindici libri di Agostino d'Ippona, considerato il suo capolavoro dogmatico. Infatti l'opera a quel tempo chiuse per sempre tutte le speculazioni e le incertezze che riguardavano la Trinità ovvero Dio stesso.

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non successivamente e distintamente secondo i tempi corrispondenti alle sillabe di<br />

ciascun vocabolo. Evidentemente nella sostanza in cui sussistono, i Tre sono una cosa<br />

sola 183 : il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, identica realtà senza alcun movimento<br />

temporale, al di sopra di ogni creatura, senza alcuna separazione nel tempo e nello<br />

spazio, una sola identica cosa, simultaneamente dall’eternità all’eternità, come l’eternità<br />

stessa che non esiste senza verità e senza amore. Ma nelle parole "Il Padre, il Figlio e lo<br />

Spirito Santo" sono stati separati, non hanno potuto essere detti simultaneamente e<br />

hanno occupato spazi distinti nelle lettere visibili con i quali li ho scritti. E come quando<br />

nomino la mia memoria, la mia intelligenza e la mia volontà, i singoli vocaboli si<br />

riferiscono a cose distinte, ma tuttavia li pronuncio con il concorso di tutte e tre le facoltà<br />

insieme, non venendo detto nessuno dei tre vocaboli senza la cooperazione tra la mia<br />

memoria, la mia intelligenza e la mia volontà, così la Trinità inseparabilmente ha operato<br />

la voce del Padre, la carne del Figlio e la colomba dello Spirito Santo, sebbene queste tre<br />

singole cose si riferiscano alle singole persone. Questo esempio vale in qualche modo a<br />

far capire che i Tre, inseparabili tra loro, si mostrano separatamente attraverso le<br />

creature visibili, e che l’operazione dei Tre rimane inseparabile anche nelle singole cose<br />

che stanno ad indicare propriamente il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo.<br />

Differenza tra l’Incarnazione e le altre missioni<br />

21. 31. Di conseguenza, se mi si chiede come sono state realizzate le voci, le forme, le<br />

apparizioni sensibili anteriori all’incarnazione del Verbo di Dio e che ne prefiguravano la<br />

venuta, rispondo che Dio le ha realizzate per mezzo degli Angeli, cosa che mi sembra<br />

d’altra parte di aver sufficientemente dimostrato con i testi della Sacra Scrittura 184 . Se mi<br />

si domanda poi come si realizzò l’incarnazione, dico che il Verbo di Dio si è fatto carne,<br />

cioè uomo, senza essere tuttavia convertito e trasformato 185 in ciò che si è fatto, e si è<br />

fatto esattamente in tal modo che in lui si trova non solo il Verbo di Dio e la carne<br />

dell’uomo, ma anche l’anima razionale e che questo tutto si dica Dio a causa della natura<br />

divina, e uomo a causa della natura umana. Se è difficile intenderlo, l’anima si purifichi<br />

con la fede, astenendosi ogni giorno di più dal peccato, operando il bene e pregando con<br />

il gemito dei santi desideri, perché, progredendo con l’aiuto divino, comprenda ed ami.<br />

Se si chiede come, dopo l’incarnazione del Verbo, si è realizzata la voce del Padre o la<br />

forma corporea sotto la quale lo Spirito Santo si è manifestato, ciò è avvenuto per mezzo<br />

della creatura non ne dubito. Ma se sia stata operata per mezzo di una creatura soltanto<br />

corporea e sensibile, o se Dio si sia servito di una creatura razionale o intellettiva (è il<br />

vocabolo che alcuni preferiscono per designare ciò che i Greci chiamano ),<br />

creatura che non è stata congiunta nell’unità della persona (chi oserà dire che è Dio<br />

Padre la creatura, qualsiasi essa fosse, per mezzo della quale risuonò la sua voce o dire<br />

che è lo Spirito Santo la creatura, qualsiasi essa fosse, nella quale lo Spirito Santo si è<br />

rivelato in forma di colomba 186 e di lingue di fuoco 187 , come è veramente Figlio di Dio<br />

l’uomo nato dalla Vergine?), ma usata semplicemente come strumento di un simbolismo<br />

da realizzare come Dio lo riteneva necessario, o se si debba intendere tutto questo in<br />

maniera diversa è molto difficile sapere e non conviene avanzare delle soluzioni alla<br />

leggera. Tuttavia non vedo come questi fenomeni abbiano potuto realizzarsi senza il<br />

concorso di una creatura razionale e intellettiva. E non è ancora il momento che io<br />

spieghi questa mia convinzione con tutte le forze che il Signore mi concederà. Prima<br />

bisogna discutere e confutare gli argomenti degli eretici, argomenti che essi non traggono<br />

dalla Sacra Scrittura, ma dai loro ragionamenti e che, ritengono essi, permettono loro di<br />

costringerci ad interpretare i testi della Scrittura concernenti il Padre, il Figlio e lo Spirito<br />

Santo nel senso che loro ad essi attribuiscono.<br />

La missione non implica inferiorità<br />

21. 32. Ora è stato sufficientemente stabilito, a mio parere, come il Figlio non è inferiore<br />

perché è stato mandato dal Padre, come non lo è lo Spirito Santo perché è stato mandato<br />

dal Padre e dal Figlio. Queste cose vengono dette dalle Scritture per riferimento alla<br />

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