Una lingua che combatte - DSpace@Unipr
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ebreo nel paese ostile non smorza la sua voce in un interiore rovello, ma la<br />
schiude in un forte canto <strong>che</strong> è pur lirica ed elegia, ma già poesia civile […].<br />
Poesia della resistenza perché la sua vena di tristezza non è mai abbandono o<br />
rinuncia, la sua nostalgia di lunghissimo esilio non è mai impotente desiderio<br />
d’evasione, ma l’una e l’altra si maturano in un virile, consapevole impegno<br />
di vita e di lotta. La voce di Fortini è alta e gelida. 5<br />
In questo articolo, appassionato e carico d’affetto, Calvino coglie il tratto secco e<br />
raffinato di versi in cui «ogni parola è pagata con un brivido», da cui emerge una<br />
volontà di essere nella storia <strong>che</strong> va di pari passo con l’attività intellettuale e<br />
resistenziale. 6 Tuttavia lo slancio positivo si confronta necessariamente con una pars<br />
destruens <strong>che</strong> non lascia nulla intatto, e procede dal vertice abbagliante del sole verso la<br />
notte, sino a calare nella profondità dell’io:<br />
E il sole si distrugge<br />
Lungo le torri della città nemica<br />
Verso la notte d’ansia<br />
Quando nei volti vili della città nemica<br />
Leggo la morte seconda,<br />
E tutto, an<strong>che</strong> il ricordare, è invano<br />
102<br />
(La città nemica, in Foglio di via)<br />
Il ricordo è inutile nel tempo nemico; non c’è idillio, ma sospensione e attesa. Il<br />
presente è allora pena e conflitto, e Fortini vive una condizione d’esilio in patria,<br />
riconoscendo nell’Italia la propria «necessaria prigione»:<br />
Ora m’accorgo d’amarti<br />
Italia, di salutarti<br />
Necessaria prigione.<br />
Non per le vie dolenti, per le città<br />
Rigate come visi umani<br />
Non per la cenere di passione<br />
Delle chiese, non per la voce<br />
Dei tuoi libri lontani<br />
Ma per queste parole<br />
Tessute di plebi, <strong>che</strong> battono<br />
A martello nella mente,<br />
Per questa pena presente<br />
Che in te m’avvolge straniero.<br />
Per questa mia <strong>lingua</strong> <strong>che</strong> dico<br />
A gravi uomini ardenti avvenire<br />
5 Italo Calvino, Foglio di via di Franco Fortini, in Saggi, cit., p. 1057.<br />
6 Nel 1944 Fortini partecipò alla Resistenza in Valdossola.