Una lingua che combatte - DSpace@Unipr
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L’immagine finale del «chiaro / saluto» e dell’«acqua <strong>che</strong> brillava» si fa portatrice di<br />
un’apertura stilnovistica e petrar<strong>che</strong>sca, <strong>che</strong> sancisce il raggiungimento di una<br />
dimensione spazio-temporale alternativa. <strong>Una</strong> salita in montagna permette allo sguardo<br />
di aprirsi alla visione: la concretezza e il realismo della scena sono evidenti, ma l’io<br />
poetico li vivifica e permette loro di risignificarsi. Ancora una volta il verbo, sospeso al<br />
limite tra un verso e il successivo, indica un passaggio, un movimento <strong>che</strong> nel passato si<br />
ripete rinnovandosi («passava / e ripassava una lenta figura. / <strong>Una</strong> nuova figura»). Nella<br />
scelta del tempo Penna ricerca un senso d’incompiutezza, una sfumatura aspettuale<br />
imperfettiva, 21 propria an<strong>che</strong> del presente non risultativo, della forma impersonale e<br />
dell’infinito di tante sue poesie:<br />
La vita… è ricordarsi di un risveglio<br />
triste in un treno all’alba: aver veduto<br />
fuori la luce incerta: aver sentito<br />
nel corpo rotto la malinconia<br />
vergine e aspra dell’aria pungente.<br />
Ma ricordarsi la liberazione<br />
improvvisa è più dolce: a me vicino<br />
un marinaio giovane: l’azzurro<br />
e il bianco della sua divisa, e fuori<br />
un mare tutto fresco di colore.<br />
(Sandro Penna, La vita… è ricordarsi di un risveglio, in Poesie)<br />
Ecco an<strong>che</strong> l’importanza fondamentale dei punti di sospensione e degli enjambements,<br />
<strong>che</strong> con la loro «frastagliatura», 22 eppure senza arrivare ad una risemantizzazione del<br />
pensiero poetico, sono pronti a spezzare il ritmo, a frangere e vivificare l’andamento<br />
troppo pacato del discorso, a sospendere o mettere in evidenza (con funzione fàtica)<br />
alcune parole chiave, a dire l’indicibile. La poesia non nasce da una riflessione sulla<br />
vita, ma nasce dalla vita stessa, nel momento in cui questa ha perso la sua unità. Siamo<br />
di fronte ad una forma primitiva e originaria di proposizione, da cui deriva ogni altra<br />
proposizione logica:<br />
La troisième “personne” de l’indicatif présent du verbe être est le noyau<br />
irréductible et pur de l’expression. D’une expression dont Husserl disait […]<br />
21<br />
Cfr. Dizionario di linguistica e di filologia, metrica e retorica, diretto da Gian Luigi Beccaria, Torino, Einaudi,<br />
1996, p. 91.<br />
22<br />
Gualtiero De Santi, Sandro Penna, Firenze, La Nuova Italia, 1982, p. 17.<br />
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