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perfetto, «rare se pur significati
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2.2. SANDRO PENNA: L’EROS COME UT
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mentre il confronto è aperto col t
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L’esperienza dell’io è colloca
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dei sensi. L’attimo in questi cas
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Mi adagio nel mattino di primavera.
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Ma resta al bacio tenue ancora il g
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dell’io come elemento o corpo cos
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L’io inventa e finge un altrove c
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«Amore inventa e rischia» scrive
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2.3. GIORGIO CAPRONI: LA «PENA DEL
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che allora l’introvabile appare n
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Quando avrà raggiunto il luogo dov
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L’impossibilità di rigenerazione
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l’al di qua e l’al di là: «Io
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Sereni, e Fortini aggiunge: «Di no
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ipetizione del disastro: «e punto
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spaesamento, tanto più accentuato
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Essere in disarmonia con l’epoca
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suo incombere («le rovine invisibi
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soltanto nominarle per un breve tem
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ebreo nel paese ostile non smorza l
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O è in te e dilaga e parla la sorg
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Le due avversative introducono ad u
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Infatti notiamo che, pur coniugando
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tranquilli sebbene oppressi. La scr
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consapevole impegno di vita e di lo
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Al limite, uno potrebbe parlare di
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La storia - torni a spiegargli - è
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La rosa è una vita nascosta e marg
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sulla scorza del pino e prepara il
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e correranno i letti risa, grida, s
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Il rapporto col mio paese è reso v
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Frontiera la materia poetica ed esi
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Si rientra d’un passo nell’inve
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sole». La finzione poetica non rie
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d’aride cose, di remi infranti, d
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Ritornando all’immagine della pro
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ma già presenti in noi e nelle cos
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alla guerra e alla pace» (Non sa p
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per dare profondità emotiva ed int
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dimensione collettiva. 72 Nella fas
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iconoscimento, dentro di sé, di un
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memoria alterna i dati ambientali,
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emotivo, un soprassalto o un trauma
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multipli vaghi di noi quali saremo
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immemore», la parola di Sereni si
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fondamentale della poetica fortinia
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La poesia di Sereni ha origine da q
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La gioia e la spensieratezza giovan
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contro ogni logica parla e si muove
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Sereni assume come definitiva l’i
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o lo rimanda a un domani che non m
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fa oracolare. Per abolire «lo stat
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e del poco da vivere che resta fann
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del segnato da Dio. Fra poco sarà
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verso un oltre che sintetizza nella
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mutamento continuo, con il bisogno
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Il sogno è sospensione, ma è anch
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monostilismo e nel monotematismo ch
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“il vero”, pronto per essere sc
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ivoluzionarie e la parola può muta
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esistergli, ma difende anche da una
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è parte dell’altro, il singolo
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maggiormente i contraccolpi a livel
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funzione, restando come relitti dop
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Se la logica della dialettica forti
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versificare caproniano, che si imme
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diverso», come aveva scritto Forti
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Dovrò cambiare geografie e topogra
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con serpente). Non bisogna arrender
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Poesie scelte (1938-1973), a cura e
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Jolanda Insana, Molti dottori nessu
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Roberto Deidier, L’officina di Pe
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1995. Italo Calvino, Saggi, a cura
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Pier Vincenzo Mengaldo, La tradizio
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Stefano Carrai, Francesco Zambon, C
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Gian Carlo Ferretti, Stella variabi
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Roland Barthes, Il grado zero della
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