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PDF 5684 KB - Bio Suisse

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<strong>Bio</strong> <strong>Suisse</strong> – Direttive per la produzione, la trasformazione e il commercio di prodotti Gemma<br />

Parte V Direttive per l’importazione – 2 Prescrizioni produzione vegetale e allevamento di animali 1.1.2013<br />

2.2.4.2 Limiti di concimazione<br />

Limite massimo (per ha/anno) N tot (kg) P 2 O 5 (kg)<br />

orticoltura serra 330 100<br />

Foraggicoltura, orticoltura, erbe, piante ornamentali<br />

in campo aperto 225 80<br />

campicoltura (colture sarchiate, cereali) 180 60<br />

fragole 160 35<br />

colture arbustive ed arboree<br />

salvo:<br />

avocado<br />

banane<br />

tè<br />

datteri<br />

agrumi<br />

2.2.4.3 Concimazione potassica<br />

In caso di apporto di oltre 150 kg potassio/ha/anno con concimi potassici minerali è richiesta una prova che<br />

ne attesti la necessità (analisi del suolo).<br />

2.2.4.4 Concimazione fosforica<br />

Le aziende che impiegano più fosforo di quanto sia consentito giusta i limiti di concimazione devono, su<br />

richiesta, documentare mediante analisi del suolo che nelle particelle interessate non vi sia arricchimento o<br />

sovrabbondanza di fosforo. In caso di rischio di contaminazione delle acque i limiti di concimazione vanno<br />

assolutamente rispettati.<br />

2.2.5 Controllo della dispersione<br />

Base: parte II, capitolo 2.5<br />

Nelle zone a rischio una possibile dispersione va monitorata, per esempio con nastri indicatori. In caso di risultati<br />

positivi del monitoraggio le fasce o le file marginali vanno raccolte separatamente e smerciate come non<br />

biologiche. Vanno inoltre eseguite analisi dei residui dell’intera coltura i cui risultati vanno allegati al rapporto<br />

di controllo.<br />

100<br />

100<br />

170<br />

150<br />

160<br />

160<br />

Le immissioni vanno evitate mediante misure paesaggistiche.<br />

In caso di lotta antiparassitaria con aeroplani nell’area dell’azienda biologica, i prodotti impiegati vanno<br />

elencati nel rapporto di controllo e vanno eseguite analisi dei residui i cui risultati vanno allegati al rapporto<br />

di controllo.<br />

2.2.6 Coltivazione di superfici precedentemente coltivate a OGM<br />

Base: parte II, articolo 2.5.1<br />

Per le particelle sulle quali prima della gestione biologica sono state coltivate piante OGM è prescritto un<br />

avvicendamento adeguato durante almeno due anni (corrispondente al periodo di conversione), vale a dire<br />

che durante questo periodo non può essere coltivata né la stessa coltura né una coltura che potrebbe incrociarsi<br />

con la stessa. Questi campi vanno contrassegnati in modo particolare e indicati nel piano delle particelle.<br />

L’avvicendamento e altre misure sono discusse in occasione del controllo e iscritte nel rapporto di controllo. In<br />

caso di coltivazione della stessa coltura nell’azienda biologica possono essere richieste analisi del raccolto.<br />

Per la colza bio dopo coltivazione di colza OGM l’Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica FiBL propone<br />

un periodo d’attesa di 15 anni senza lotta mirata e di 2 anni con lotta mirata contro l’espansione di piante<br />

spontanee.<br />

In caso di coltivazione di nuove superfici o di neoconversione nelle regioni in cui sono coltivate piante OGM<br />

va generalmente richiesta una prova della precedente gestione.<br />

30<br />

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