PDF 5684 KB - Bio Suisse
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1.1.2013<br />
<strong>Bio</strong> <strong>Suisse</strong> – Direttive per la produzione, la trasformazione e il commercio di prodotti Gemma<br />
Parte II Direttive per la produzione vegetale e per l’allevamento di bestiame – 1 Conversione all’agricoltura biologica e globalità aziendale<br />
Altre norme di attuazione relative al capitolo 1:<br />
Animali tenuti a scopo amatoriale o che servono solo al proprio approvvigionamento<br />
In linea di massima nelle aziende Gemma vale il principio della globalità aziendale. Ciò va osservato anche<br />
per quanto riguarda la tenuta di animali a scopo amatoriale o gli animali che servono solo al proprio approvvigionamento.<br />
Valgono tuttavia prescrizioni di controllo semplificate elaborate dall’ente di certificazione. La<br />
provenienza biologica degli animali non è obbligatoria.<br />
Non si tratta più di tenuta di animali a scopo amatoriale quando inizia la commercializzazione dei prodotti. È<br />
considerata commercializzazione qualsiasi vendita all’infuori dell’azienda. La distribuzione di prodotti provenienti<br />
da animali che servono al proprio approvvigionamento o dall’orto familiare ai collaboratori dell’azienda è<br />
tollerata (verbale UFAG – <strong>Bio</strong> <strong>Suisse</strong>, gruppo di lavoro allevamento di animali bio, 14.11.2000).<br />
Il foraggiamento e l’allevamento di animali tenuti a scopo amatoriale o che servono al proprio approvvigionamento<br />
devono corrispondere interamente alle direttive. Le violazioni sono sanzionate meno severamente<br />
rispetto alla commercializzazione di animali. Per queste categorie di animali non è necessario tenere il registro<br />
di allevamento e la loro provenienza non è verificata.<br />
Per gli animali tenuti a scopo amatoriale o che servono solo al proprio approvvigionamento è tollerato il<br />
seguente numero:<br />
cavalli e altri animali della specie equina fino a 3 animali<br />
bovini, bufali e bisonti fino a 3 animali<br />
suini fino al un patrimonio zootecnico di 3 animali risp. 3 animali<br />
da ingrasso per anno<br />
pecore, capre fino a 5 animali (inkl. animali giovani)<br />
lama, alpaca, cervi, struzzi fino a 5 animali (inkl. animali giovani)<br />
conigli fino a 3 animali adulti risp. 6 nidiate all’anno<br />
pollame (galline, polli da ingrasso, anatre,<br />
oche, tacchini, galline faraone, piccioni,<br />
quaglie)<br />
fino a 20 animali<br />
pesci comestibili fino a 200 animali<br />
api fino a 10 colonie<br />
tutti gli altri animali decide l’ente di certificazione<br />
Orto familiare<br />
In linea di massima le direttive vanno rispettate anche nell’orto familiare (globalità aziendale). Il controllo è<br />
limitato al rispetto del divieto d’impiego di sostanze ausiliarie non ammesse. Semente e piantine di produzione<br />
non biologica ecc. sono tollerate se l’orto familiare serve unicamente all‘autoapprovvigionamento.<br />
Anche nell’orto familiare possono essere impiegati unicamente i prodotti che figurano nell’elenco delle sostanze<br />
ausiliarie. (CRP 6.8.1996, p. Diversi)<br />
L’orto familiare della famiglia del capoazienda va gestito secondo le direttive <strong>Bio</strong> <strong>Suisse</strong>. Se serve unicamente<br />
all’autoapprovvigionamento, l’impiego di semente e di piantine biologiche nonché la registrazione delle misure<br />
colturali sono facoltativi. (CMP 7/2005, 22.9.2005, p. 2.3)<br />
La violazione delle direttive nell’orto familiare è tollerata se il diritto di disporre dell’orto familiare è stato ceduto<br />
a terzi (p. es. ai genitori o all’affittuario) e se serve unicamente all’autoapprovvigionamento. (CMP 7/2005)<br />
Ad cap. 1 cfr. anche art. 4.4.5 «Assenza degli animali dall’azienda di base (alpeggio e estivazione)».<br />
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