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Tamara Kamenszain<br />
Tamara Kamenszain<br />
versi, armonizzandosi con elementi linguistici familiari,<br />
mutuati da un lessico quoti<strong>di</strong>ano. Il tutto sostenuto da una<br />
struttura <strong>di</strong> riferimenti intertestuali che ci rimandano a<br />
una tra<strong>di</strong>zione da cui la parola poetica si <strong>di</strong>stanzia solo per<br />
tornarvi costantemente, come alle origini <strong>di</strong> sé, e dell’esperienza<br />
stessa dell’autrice.<br />
La Kamenszain ha effettuato i suoi stu<strong>di</strong> superiori e universitari<br />
a Buenos Aires, laureandosi alla Facoltà <strong>di</strong> Lettere e<br />
Filosofia, per poi intraprendere una intensa carriera in ambito<br />
letterario, collaborando con numerosi giornali e riviste<br />
letterarie, tra cui «Revista 2001», «La Opinión», «Plural»,<br />
«UnoMásUno» e case e<strong>di</strong>trici, tra cui Granica e il gruppo<br />
Aguilar-Altea-Taurus-Alfaguara. Ha inoltre preso parte<br />
come insegnante o coor<strong>di</strong>natrice a numerosi workshop <strong>di</strong><br />
saggistica, poesia e scrittura teorica alla Universidad Nacional<br />
Autónoma <strong>di</strong> Città del Messico. Dal 1979 al 1991<br />
ha insegnato al centro culturale San Martín e al Colegio<br />
Argentino <strong>di</strong> Filosofia in Argentina e tenuto corsi presso<br />
le università <strong>di</strong> Argentina, Messico e Stati Uniti. È stata<br />
visiting professor alla Johns Hopkins University e fellow<br />
per la poesia presso la John Simon Guggenheim Memorial<br />
Foundation. Attivissima nel campo della promozione e <strong>di</strong>ffusione<br />
della letteratura, ha preso parte a un gran numero<br />
<strong>di</strong> conferenze, conversazioni e seminari. È stata coor<strong>di</strong>natrice<br />
delle attività extracurricolari della UBA. Attualmente<br />
insegna presso la sede argentina della New York University<br />
Tra le sue opere poetiche ricor<strong>di</strong>amo De este lado del Me<strong>di</strong>terráneo<br />
(1973), Los no (1977), La casa grande 1986),<br />
Tango bar (1998) El ghetto (2003), Solos y solas (2005), El<br />
eco de mi madre (2010), La novela de la poesía (2012). Tutte<br />
le opere poetiche della Kamenszain, insieme ad alcuni<br />
ine<strong>di</strong>ti, sono state poi raccolte dall’autrice stessa nel volume<br />
La novela de la poesia. Poesía reunida, (Adriana Hidalgo<br />
E<strong>di</strong>tora 2012), che la Fundación El Libro, ente organizzatore<br />
della Fiera del Libro <strong>di</strong> Buenos Aires, ha eletto “miglior<br />
libro <strong>di</strong> creazione letteraria pubblicato nel 2012”.<br />
Tra i suoi scritti critici ricor<strong>di</strong>amo Historias de amor y<br />
otros ensayos sobre poesía (2000), che raccoglie le precedenti<br />
opere <strong>di</strong> saggistica della Kamenszain, e La boca del testimonio<br />
(2007).<br />
Sue poesie scelte e raccolte poetiche sono state tradotte in<br />
inglese, francese, portoghese e tedesco.<br />
Tra gli altri riconoscimenti, ha vinto il primo premio<br />
municipale e il terzo premio nazionale per la saggistica,<br />
la borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della Fondazione John Simon Guggenheim,<br />
il premio Konex de Poesía, la medaglia al merito<br />
Pablo Neruda del Governo del Cile e il primo premio <strong>di</strong><br />
poesia latinoamericana Festival de la lira.<br />
Le poesie che qui presentiamo sono tratte dalla raccolta<br />
poetica El ghetto, in cui Tamara Kamenszain ripercorre la<br />
propria storia, inscin<strong>di</strong>bile dalla storia collettiva del suo popolo<br />
(dei suoi popoli) <strong>di</strong> appartenenza e delle sue infinite<br />
peregrinazioni. La parola poetica si fa strumento epistemologico<br />
della lettura del reale, oltre che strumento <strong>di</strong> ricerca<br />
della propria identità in quanto donna e scrittrice, figlia e<br />
madre. “Scrivere presuppone appellarsi alla lingua mater-<br />
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