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DISPENSE DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE II (nuovo ...

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Dispense di Strategie d’impresa 2003Professor Cristiano CiappeiUna prospettiva ermeneutica , oltre a sviluppare una visione globale delle problematiche aziendali,consente di rilevare che vi sono differenti politiche che possono essere adottate all’interno diun’organizzazione per influenzarne il comportamento futuro. L’integrazione tra modelli mentali (raramenteformalizzati) e modelli causa-effetto (formalizzati) permette di cogliere con maggiore chiarezza quali siano imeccanismi logici che sovrintendono alle politiche decisionali, generando in tal modo interrogativi estimolando a riflettere attentamente sul problema oggetto di analisi. Il modello causa-effetto può quindi, nonsolo aumentare la comprensione del contesto, ma anche diventare una base fondamentale di discussioneinerente alla struttura e ai vincoli imposti dal contesto. La dinamica dei sistemi, metodologia sviluppata apartire dagli anni ’50 negli U.S.A. da parte di J. Forrester, può essere definita come l’approccio della teoriadei contesti ai problemi manageriali, organizzativi e sociali. L’oggetto di studio della metodologia in esame ècostituito dal contesto, che è composto da una serie di elementi o variabili che interagiscono tra loro al finedi perseguire un obbiettivo comune nel corso del tempo. Una delle caratteristiche di maggior pregio di taleteoria consiste nell’osservazione delle relazioni temporali che regolano il succedersi degli eventi, fatto chepermette di fare una comparazione dei cambiamenti nel contesto secondo una dinamica che simula il temporeale (I contesti possono essere classificati in statici e dinamici, in rapporto al loro cambiamento di stato. Lostato di un contesto può essere rappresentato da una n-pla di variabili (o di informazioni), dette appuntovariabili di stato, ad es. le voci di bilancio di una azienda). Questa n-pla rappresenta quindi un vettorefunzione del tempo, in grado di descrivere la vita del contesto. Se dette variabili sono indipendenti dal tempo(per lo meno in un certo periodo; diremo che il contesto è statico, altrimenti è dinamico). Gli studi effettuatida Forrester hanno evidenziato come ciascun essere umano, nella sua vita quotidiana, agisca nell’ambito dicontesti sociali di diversa natura. Poiché le aziende rappresentano dei contesti sociali che, peraltro, assumonospesso caratteristiche assai complesse, ad esse è possibile applicare i principi della Dinamica dei Sistemi.Per comodità di analisi, l’azienda può essere, infatti, opportunamente articolata in sub-sistemi, conriferimento, ad esempio, a diverse combinazioni prodotti-mercati-tecnologie oppure a specifiche areefunzionali (es. approvvigionamento, produzione, vendita, finanza, etc.). Inoltre l’azienda interagisce con altricontesti esterni (i contesti possono essere aperti o chiusi a seconda che interagiscano o meno con l’ambienteesterno. Un contesto aperto è caratterizzato dalla presenza di flussi in entrata indipendenti dai flussi in uscita.In un contesto siffatto, cioè, i flussi in uscita non realizzano alcun tipo di controllo sui flussi in entrata chesono autonomamente definiti, sulla base di una o più variabili esogene. La classificazione di un contestocome chiuso o aperto non risponde però ad un criterio di tipo assoluto, ma è invece subordinata al punto divista da cui viene definito l’obbiettivo del contesto medesimo e, quindi, alla definizione dei suoi confini),quali, ad esempio, il contesto competitivo e il contesto degli altri interlocutori sociali, anch’essi, a loro volta,articolabili in sottosistemi. I principi della Dinamica dei Sistemi si possono applicare secondo due diversilivelli di analisi, tra loro reciprocamente collegati, che consentono di distinguere la dinamica qualitativa deicontesti dalla dinamica quantitativa dei sistemi. La Dinamica dei Sistemi consente di unire due aspettitradizionalmente separati: l’analisi di tipo strettamente quantitativo-matematico, applicata alle problematicheaziendali e caratterizzata da un approccio orientato all’ottimizzazione e la concreta realtà aziendale cherichiede, invece, delle risposte non univoche, cioè delle chiavi di lettura che consentano di comprendere etrattare opportunamente la complessità dei fenomeni (Bianchi, 1996). Gli obiettivi che l’analisi dinamica deicontesti intende raggiungere sono riconducibili ai seguenti punti: aumentare la comprensione dei problemi;aiutare ad identificare le relazioni di causa ed effetto ed i circuiti di retroazione che determinano ilcomportamento dinamico del contesto; fornire uno strumento, il modello simulativo, che sia in grado diesplorare rapidamente ed a basso costo gli effetti di politiche alternative; generare un dibattito intorno allastruttura e al comportamento dinamico delle variabili del contesto considerato; facilitare le comunicazioniall’interno del management; ricercare un miglioramento nelle performance aziendali, eliminando eventualicomportamenti indesiderati; prevedere i risultati ottenibili nel futuro per pianificare l’attività aziendale.Una volta determinata la struttura del contesto 12 , l’obiettivo ultimo è quello di testare, impiegando unmodello di simulazione, le politiche alternative per migliorarne il comportamento.12 La definizione della struttura del contesto rappresenta uno degli aspetti più complicati dovendo individuare gli anellicritici, gli anelli di retroazione, il concetto di dominanza tra i vari anelli, i ritardi esistenti nelle relazioni causa-effetto eil confine del contesto. Gli anelli (loops) critici rappresentano intricate relazioni causa-effetto capaci di influenzaremaggiormente i risultati conseguiti. Gli anelli di retroazione (feedback loops) possono essere considerati cometrasmissioni con ritorno di informazione. Nella realtà dei contesti complessi come l’azienda, una azione cambia ilcontesto in un qualche modo (non necessariamente quello giusto), quindi c’è la necessità di riutilizzare le informazioni,che ritornano, per ridefinire il problema, seguendo un percorso iterativo. Viene a crearsi una logica di tipo circolare: ladecisione dà origine all’azione, l’azione che ne deriva modifica la condizione attuale del contesto che, a sua volta,220

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