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DISPENSE DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE II (nuovo ...

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Dispense di Strategie d’impresa 2003Professor Cristiano Ciappeicomporta vantaggi in termini di maggiore conoscenza dei processi e una integrazione delle attività diauditing nel sistema aziendale complessivo, ma lo svantaggio di una scarsa indipendenza degli auditorsrispetto alla realtà che esaminano. Il team assolve precipuamente il compito di svolgere le analisi necessarie,le operazioni di raccolta e confronto dati, connesse all’obiettivo di arrivare determinare l’effettivo impattoambientale delle unità produttive. Tutto ciò viene svolto secondo quello che è denominato “protocollo diaudit”, cioè secondo procedure stabilite, queste vengono poi applicate, tout court, per l’esame di tutte le unitàproduttive da controllare, per garantire un’omogeneità di analisi.L’auditing all’interno dell’Emas (Gilioli, 1995, pp. 175-182) (Frey, 1995, pp. 163-165) deve essercondotto dall’azienda a partire dall’implementazione del sistema di gestione ambientale. L’elaborazionerichiede molto tempo ed per questo che il regolamento prevede per le imprese che hanno cominciato da pocoa implementare il sistema di gestione ambientale (e non sono in grado di presentare una documentazione diauditing passata) di presentare al verificatore solamente le risorse, la metodologia che usano nel condurrel’auditing, riservandosi successivamente di presentare i risultati dell’applicazione delle metodologie usate.Altro aspetto importante è la frequenza con cui l’attività di auditing viene condotta.Il procedimento di auditing può essere suddiviso in tre fasi fondamentali: 1) il pre-audit opianificazione, fase prettamente preparatoria durante la quale si scelgono le unità da sottoporre ad audit, siselezionano gli auditors e si raccolgono e si studiano preliminarmente informazioni riguardanti le attività e siprogramma o pianifica l’intera procedura; 2) l’attività on-site costituisce il fulcro di tutta l’operazione, è alsuo interno che si individuano tre fasi: a) l’identificazione e comprensione dei sistemi di controllo e gestionemanageriale esistenti nell’impresa, che prevede l’esame di sistemi di controllo interni al processo;l’organizzazione di stabilimento e le responsabilità specifiche; i parametri di conformità, gli indicatori e icriteri di accettazione in uso per ogni normativa a regolamento aziendale applicabile; il riesame dellemodalità di risoluzione adottate per ogni eventuale problema emerso nel passato. b) l’analisi dei sistemi dicontrollo interni, si sviluppa cioè l’analisi dei punti di forza e debolezza del sistema concentrandol’attenzione sul personale sui sistemi automatizzati e la documentazione di supporto e di programmazione. c)la raccolta e valutazione delle evidenze. Le evidenze di audit sono la base della documentazione tramite laquale gli autor stabiliscono se l’impresa rispetta i regolamenti, le leggi e le procedure aziendali, valutal’efficacia di raccogliere dati e informazioni, analizza gli scostamenti rispetto a precedenti valutazioni,iniziando una prima discussione sugli elementi raccolti; 3) l’ultima fase, il post-audit o preparazione delrapporto e follow up, consente di formalizzare i risultati raggiunti in un rapporto finale discusso con ilvertice aziendale e attraverso il quale si definiscono i piani di azione e adeguamento orientati allasoppressione delle problematiche ed al controllo futuro della gestione.L’Emas prevede infine la predisposizione di una dichiarazione ambientale, che contenga la descrizionedell’organizzazione, delle sue attività, prodotti e servizi, la politica ambientale e il sistema di ecogestionedell’organizzazione, la descrizione degli impatti ambientali, la descrizione degli obiettivi in relazione agliimpatti, le prestazioni ambientali dell’organizzazione e la data della dichiarazione. Dichiarazione che deveessere convalidata da un verificatore il cui nome e numero di accreditamento devono essere indicati nelladichiarazione. La dichiarazione e la sua pubblicazione consentono l’esplicitazione all’esterno degli obiettiviche in campo ambientale il manager intende realizzare (Azzone, Bertelè, e Noci, 1997, p. 142).L’auditing è uno strumento di complessa utilizzazione, ma di evidente utilità per l’impresa: consente diridurre l’impatto ambientale della produzione grazie alla prevenzione; permette di controllare il rispetto dellenorme ed introdurre standard aziendali ancora più rigidi; evidenzia eventuali rischi ambientali non previstidalla normativa con vantaggi in termini di immagine; sensibilizza e responsabilizza il personale riguardo latutela ambientale; valuta le performance ambientale e farle rientrare nei percorso di carriera; assicurainformazioni ai vertici; garantisce confronti dal punto di vista ambientale fra i diversi impianti di uno stessogruppo; rende noto l’impegno ambientale dell’impresa; individua le aree in cui sia possibile ottenere deirisparmi in termini di costo. Tra i limiti più evidenti dell’auditing, il quale più che semplice meccanismo dicontrollo si configura come strumento di gestione, si evidenziano, soprattutto, difficoltà nella suaapplicazione pratica dovute alle persistenti incertezze a livello normativo, alla diffidenza del personale edinfine, alle esigenze di minimi dimensionali per una sua proficua applicazione.2.6.3 La contabilità verde o contabilità ambientale d’impresaLa contabilità verde misura in termini di costi e ricavi, l’incidenza della tutela ambientale sull’impresa.Essa però non è “identificabile con un unico strumento o metodologia, ma rappresenta il tentativo di fornirerisposte alla richiesta di nuove informazioni strettamente collegate alla variabile strategica ambientale, o266

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