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DISPENSE DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE II (nuovo ...

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Dispense di Strategie d’impresa 2003Professor Cristiano CiappeiIl valore aggiunto operativo rappresenta la creazione di ricchezza realizzata dall’impresa attraverso losvolgimento della propria attività operativa e, quindi, fornisce indicazioni di notevole importanza perinterpretare l’andamento della gestione. Il valore aggiunto complessivo indica, invece, la ricchezzaglobalmente generata dall’impresa nell’esercizio (sia attraverso la gestione ordinaria, sia per mezzo di eventistraordinari) ed effettivamente ripartibile per la remunerazione dei fattori produttivi interni. La suddivisionedel surplus disponibile merita un esame attento da parte del vertice strategico al fine di mantenere un correttoequilibrio tra i vari pubblici evitando fenomeni di sotto o sovra-remunerazione. A questo scopo può essereutile disporre di un prospetto capace di evidenziare le modalità di ripartizione del valore aggiunto nel tempo(Giunta, p.1999, n.2, p. 77). In generale, ogni fattore produttivo presente in azienda produce flussi negativi dirisorse (o fabbisogni) legati alla sua acquisizione e flussi positivi di ricchezza generati dal suo utilizzo. Iltempo che mediamente intercorre fra il momento dell’acquisto del fattore (e del conseguente pagamento percontanti o sorgere del debito) e il momento in cui il suo impiego produce un movimento finanziario positivo,rappresenta il ciclo finanziario della risorsa.2.2.3 Le funzioni finanziarie a livello strategico-imprenditorialeLe questioni di carattere finanziario presentano generalmente un alto grado di accentramento a livello divertice imprenditoriale e assetto proprietario. Il motivo deve ravvisarsi nella delicatezza e nell’importanzaspesso vitale di quelle decisioni ai fini della sopravvivenza e dello sviluppo dell’impresa. Le operazioni diinvestimento, da un lato, imprimono una rotta generalmente non più modificabile nel breve periodo in ordinealla capacità produttiva disponibile, ai prodotti e ai servizi offerti, alle tecnologie utilizzate; dall’altro,costituiscono un impiego duraturo di risorse, capace di incidere in modo determinate sulla formazione esull’acquisizione di altre risorse. Anche le decisioni relative alle fonti di finanziamento rappresentano spessomomenti cruciali per l’impresa sia per i vincoli che il capitale a credito rappresenta che per le implicazioniche si possono avere sul piano dei rapporti di potere e di proprietà. Al momento dell’impostazione dellestrategie le valutazioni di carattere finanziario risultano quindi fondamentali. È compito del vertice diimpostare e rendere effettiva l’attività di pianificazione finanziaria, attività svolta naturalmente sotto “ilcontrollo” dell’assetto proprietario.La pianificazione finanziaria rappresenta un momento particolare di tutto il processo di pianificazioneaziendale che consiste nel processo nel quale vengono posti gli obiettivi da raggiungere negli anni futuri incongruenza con le risorse disponibili e con le opportunità offerte dal mercato (Gulisano, 1995, p. 34). Non hadunque senso parlare di pianificazione finanziaria in maniera slegata alla pianificazione relativa alle altrefunzioni aziendali. L’implementazione delle strategie pianificate richiede, inoltre, un’attività dicoordinazione dei vari centri decisionali fra i quali c’è naturalmente il manager finanziario. Risulta infinefondamentale in campo finanziario la funzione di armonizzazione degli interessi dei vari gruppi di pressionecollegati all’impresa. Il vertice deve infatti decidere il modo in cui ripartire la ricchezza aziendale generatadalla gestione fra i vari “fattori produttivi” che hanno contribuito a realizzarla. Occorre, ad esempio,riconoscere al capitale di rischio una quota “ragionata” del flusso reddituale di bilancio e analogamente ènecessario vincolare una ulteriore quota al contesto aziendale per finanziare la sua crescita. In generale,occorre garantire un sufficiente livello di soddisfazione per ogni pubblico che gravita attorno all’impresa.Come già ricordato, l’assetto imprenditoriale deve occuparsi sia del flusso di creazione della ricchezza che diquello della sua distribuzione.2.3 Gli equilibri economico-finanziari dell’assetto produttivoL’assetto produttivo è composto dal complesso di informazioni, finanziamenti, persone e mezzimateriali destinati a permanere nell’impresa per periodi non brevi, e necessari per lo svolgimento dell’attivitàeconomica. Ogni impresa richiede infatti per lo svolgimento della propria attività una serie di investimenti inrisorse durature quali gli impianti, i fabbricati, le persone, le informazioni, ecc..2.3.1 Le logiche economico finanziarie dell’assetto produttivoLa struttura direzionale che si occupa dell’area finanziaria fa propri gli obiettivi stabiliti dal vertice e litraduce in sotto obiettivi strumentali al raggiungimento degli stessi. In particolare, l’obiettivo di fondo dellafunzione finanza, è quello di garantire l’esistenza dell’equilibrio finanziario.237

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