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DISPENSE DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE II (nuovo ...

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Dispense di Strategie d’impresa 2003Professor Cristiano Ciappeisua posizione soltanto quando l’ambito geografico è analogo per i principali concorrenti che sono presenti inun’arena competitiva.8.1.4 I valori economico-finanziariI valori economico-finanziari sono la sintesi quantitativo-monetaria del processo di generazione diricchezza: una serie di equilibri su questi valori sono indispensabili per l'autonomia d’impresa. L’equilibriofinanziario è sicuramente più cruciale di quello economico per la sopravvivenza dell’impresa, ma non puòessere considerato da solo un polo strategico, in quanto il suo mantenimento, benché‚ sia esigenza costante, èstrumentale al raggiungimento di altri obiettivi. La forza dell’equilibrio economico è al contempo indicedell’autonomia e dell’interazione dell’impresa, esprimendo sinteticamente il differenziale tra i suoi livelli diproduzione e di assorbimento energetico.L’impresa, in quanto esistente, ha una sua insopprimibile sfera di autonomia, ma questa può essere tantopiù autopropulsiva - cioè autosufficiente nell’esistenza e autodeterminante nello sviluppo - quanto maggioreè il positivo divario tra risorse generate e risorse assorbite che vengono così liberate dal circuito diautoreiterazione rendendole disponibili per attuare il molteplice ruolo del valore aggiunto e il duplice ruolodel profitto (remunerazione e autofinanziamento).Nel contempo l’impresa interagisce con il suo contesto prelevando risorse e pertanto la suaautopropulsività può manifestarsi solo se riesce a collocare le utilità prodotte, ottenendo in cambio le risorsenecessarie al suo sviluppo e legittimare così la propria autonomia. L’economicità è quindi espressione delfine “egoistico” di autoconservazione nel lungo periodo e del principio “altruistico” di assolvimento dellapropria missione in condizione di efficienza (mezzi-risultati).L’equilibrio economico non è solo un polo di attrazione delle strategie competitive, ma rappresenta unpreciso impegno deontologico dell'organo imprenditoriale: principio etico del suo agire professionale.I caratteri di più rilevante momento, nella definizione di gradi diversi di equilibrio economico, sono: illivello; la durevolezza.Il livello dell’equilibrio economico non è tanto importante in senso assoluto quanto in termini relativi,sia rapportato con altre grandezze interne all’impresa, sia confrontato con quello realizzato dai competitoridel gruppo strategico. ROI, ROS, ROE sono rapporti da sempre centrali in questo tipo di analisi, menofrequenti sono le comparazioni competitive sui valori assoluti, il rapporto tra il reddito d'impresa e il totaledei redditi realizzati dal gruppo strategico o il reddito realizzato dal maggior concorrente, dal principalefornitore, dal più importante cliente. Mentre le comparizioni nello spazio dei classici indici di redditivitàesplicano l’efficienza del processo di funzionamento del contesto, l’analisi competitiva deve ancheevidenziare i rapporti tra i volumi di risorse disponibili che tali processi generano.Un primo approccio nell’analisi dell’equilibrio economico deve quindi raffrontare l’efficienzaeconomica del contesto (soprattutto ROS e ROI) con la sua potenza economica (quota di reddito nel gruppostrategico oppure con il reddito generato dai principali competitori). In tal modo si determina l’intensitàdell’equilibrio economico. La sola intensità non è sufficiente ad esprimere gli aspetti più salienti delfenomeno e pertanto è necessario porla in relazione con la sua durevolezza per individuare la resistenzadell'equilibrio economico. L’atto speculativo presenta spesso una forza economica notevole con unaproiezione temporale limitata (spesso istantanea) e generalmente non idonea ad essere periodicamentereiterata.L’impresa può porsi un obiettivo di <strong>nuovo</strong> e diverso equilibrio economico e più bassi livelli di intensità,ma di più durature prospettive temporali.I caratteri dell’equilibrio finanziario sono invece la flessibilità e l’economicità. L’equilibrio finanziariodeve essere mantenuto quotidianamente ed ha quindi una prospettiva di tesoreria per cui la flessibilità dellefonti, garantita primariamente dalla loro pronta sostituibilità e alternanza, è carattere primigenio. Inoltre taleequilibrio deve essere tale da mantenersi in condizioni di non eccessiva onerosità economica.8.1.5 Gli interessi degli stakeholderLa salda continuità dell’impresa è strettamente collegata al consenso che questa riesce ad ottenere daisuoi interlocutori e più in generale dal contesto sociale in cui si colloca. Spesso a livello imprenditoriale ilproblema del consenso sociale viene affrontato in modo frammentario ed è inteso come insieme di relazioniseparate fra i soggetti con cui l’impresa viene a contatto o con loro significativi raggruppamenti. Certo ilsociale è variegato e quindi può essere segmentato e trattato con approcci alquanto differenziati, ma allo29

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