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DISPENSE DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE II (nuovo ...

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Dispense di Strategie d’impresa 2003Professor Cristiano Ciappeiordinamento ponderato delle alternative. Oppure: si possono usare criteri di ponderazione qualitativi,classificando le risorse secondo schemi di giudizio predefiniti.6) La sintesi valutativa ed il confronto delle alternativeL’ultimo step, ovvero la comparazione di sintesi tra le alternative, rende possibile la funzione disupporto al processo decisionale della metodologia di VIA. infatti, l’individuazione e la valutazionedisaggregata degli impatti, realizzata nelle fasi precedenti, produce un coacervo di informazioni malorganizzate e difficili da interpretare. L’ultima tappa della procedura di VIA consente quindi di selezionare,sintetizzare ed aggregare un numero di fattori critici effettivamente necessari ad orientare proficuamente ladecisione finale. L’importanza di un momento finale per concentrare l’attenzione sulle variabili più rilevantiè giustificata almeno da tre considerazioni: la ragione umana, per sua natura, è in grado di manipolarecontemporaneamente solo un numero limitato di variabili (Simon H., 1984); nella maggior parte dei casi ilnumero di elementi critici per il processo decisionale è di fatto contenuto; infine, la realizzazione di progetticon potenziali impatti ambientali rilevanti richiede un consenso sociale particolarmente ampio, per cuidiventa necessario tradurre la grande quantità di dati tecnico-scientifici in un linguaggio facilmentecomprensibili da tutte le parti sociali interessate (proprio la mancanza di quest’ultima capacità ha provocatoin Italia l’assunzione di decisioni a forte impatto ambientale in condizioni di scarsa informazione pubblica –ad esempio, in merito alla costruzione di impianti nucleari- Manfredi G., 1987).Classificare gli impatti possibili in base alla loro importanza, definire il valore relativo delle risorse, intermini qualitativi o quantitativi e aggregare gli impatti in base alla diversa importanza delle varie risorseambientali rappresentano le condizioni per realizzare la comparazione di sintesi.Concretamente la rappresentazione sintetica, ma rigorosa delle alternative progettuali si realizzaattraverso molteplici strumenti, quali le misure e gli indicatori di tipo cardinale; le misure di tipo ordinale; lemisure attraverso i red flags;Le misure e gli indicatori di tipo cardinale che, per i risultati precisi ed affidabili che producono,tendono ad essere i mezzi di stima più utilizzati. Tuttavia, in certi casi, un eccesso di modellizzazione, tipicodegli strumenti di tipo cardinale, può comportare una semplificazione eccessiva della realtà e talvolta persinoad una rappresentazione fuorviante dal punto di vista conoscitivo dei fenomeni oggetto di studio.Le misure di tipo ordinale, meno univoche e tassative, consentono un’informazione più attendibileladdove l’ambiguità delle variabili oggetto di studio sia parte ineliminabile delle variabili ambientalianalizzate.Le misure attraverso i “red flags”, ossia i punti critici dell’analisi (Lanzavecchia S., 1986) capaci disegnalare le situazioni ad alto rischio, non solo dal punto di vista dell’impatto netto, cioè la sola variazionepositiva o negativa causata dal progetto, ma anche delle singole modificazioni marginali, favorevoli odostacolanti, dovute al progetto. Il loro uso non è comunque agevole, infatti sarebbe necessario avereparametri di riferimento che evidenziassero le soglie oltre le quali il fattore ambientale diventa ad altorischio. In ogni caso tali strumenti garantiscono maggiore chiarezza e trasparenza alle decisioni finali inquanto controbilanciano la naturale tendenza a non prendere in considerazione l’impatto lordo del progetto.Esistono vari metodi da utilizzare per realizzare la comparazione di sintesi tra le alternative progettualinella procedura di VIA; in particolare se ne ricordano due: il metodo delle distanze tra ranghi; il metodo diconcordanza e discordnza.La formulazione originaria del metodo delle distanze dai ranghi (Cook e Seiford, 1978) è stata pensatacome strumento per confrontare le politiche di piano alternative, ma può ben essere adattato anche al caso diuna VIA. Si propone l’obiettivo di ottenere una graduatoria delle preferenze tra le varie alternativeconcorrenti ed a tale scopo si articola in fasi successive. Nella prima si procede a definire in modoabbastanza preciso i criteri di scelta rilevanti per la decisione, i quali non sono altro che una trasformazionedelle categorizzazioni degli impatti fatte in precedenza. Addirittura, se la disaggregazione delle componentiambientali non è stata eccessiva tutti i fattori individuati possono essere considerati come criteri di scelta. Icriteri così identificati serviranno ad ordinare le prestazioni delle varie alternative progettuali in unagraduatoria basata sulle stime previsionali quali-quantitative. I risultati di questa prima operazione vengonoriassunti in un’apposita tabella.POSIZIONI <strong>DELLE</strong> ALTERNATIVECRITERIA a b c d283

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