12.07.2015 Views

DISPENSE DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE II (nuovo ...

DISPENSE DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE II (nuovo ...

DISPENSE DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE II (nuovo ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Dispense di Strategie d’impresa 2003Professor Cristiano Ciappeiche offensivo rispetto alla concorrenza. In tal senso il cosiddetto “circolo virtuoso della protezioneambientale” (Marangoni, 1994, p.95), con il quale esprime le conseguenze positive, in termini competitivi ereddituali, di adeguate strategie ambientali, come ad esempio: la riduzione dei costi conseguente all’uso ditecnologie capaci di garantire una maggiore efficienza delle risorse impiegate; il miglioramentodell’immagine aziendale nei confronti di stakeholders sempre più interessati ai “prodotti verdi”; la maggiorecompetitività nei confronti della concorrenza e, quindi, l’aumento delle quote di mercato.L’interpretazione del contesto socio-ambientale dipende anche dal concorso di un insieme di fattori chefacilitano od ostacolano l’acquisizione di una visione ecologica integrata (Marangoni, 1994, p.99). Tra ifattori favorevoli: il quadro normativo, nazionale e comunitario, relativo all’ambiente; il livello tecnologico edelle conoscenze scientifiche dell’impresa; il problema della gestione dei rifiuti, fonte inesauribile di costicrescenti; la definizione del business secondo le tradizionali variabili: prodotto, mercato, tecnologia; lapressione esercitata dall’ambiente esterno (opinione pubblica, concorrenza, mondo politico). Mentre tra ifattori che ostacolano, oltre a segni negativi nei predenti, si ricordano: l’inadeguata o mancata attuazionedelle politiche di tutela ambientale; l’inefficiente supporto all’implementazione dato dal management internoall’impresa; l’eventuale scarsità di risorse necessarie. Ai tali fattori condizionanti è necessario correlare irispettivi rischi ed opportunità.Altra distinzione tra i fattori determinati l’interpretazione del contesto in esame è la distinzione traesogeni ed endogeni: i primi, costituiti ad esempio dalle attese del contesto socio politico, da quelle delsistema economico, dal quadro normativo nazionale e comunitario, dai fattori economici, dai rapportidell’impresa con i soggetti istituzionali, dalle relazioni che l’impresa intrattiene con i vari stakeholders,definiscono gli “scenari” in cui l’impresa si inserisce. Mentre i fattori interni, quali i rapporti azionisti,dipendenti, management, finanziatori ecc., insieme alle strategie perseguite, ai sistemi gestionali, allestrutture presenti all’interno dell’impresa ed alle competenze aziendali determinano la “cultura” ed i “valoriaziendali”.Infatti, i fattori interni possono distinguersi in soft che attengono ai valori ed alla cultura aziendale, daicaratteri chiamati invece hard che riguardano, invece, strutture, tecnologie, impianti ecc. (Marangoni, 1994,p. 142)In particolare, i fattori che abbiamo chiamato soft incidono notevolmente sull’orientamento delmanagement; tra questi: l’orizzonte temporale dell’impresa assume particolare rilevanza visto che sel’impresa si pone in un approccio di lungo termine, più facilmente si orienterà a prospettive di tutelaambientale; inoltre, il numero di scopi, la propensione al rischio ed al cambiamento sono tutte peculiaritàdell’impresa che influiscono nella definizione della strategia ambientale.L’analisi dei fattori hard consente di verificare la vulnerabilità aziendale relativamente alle questioniecologiche. Sinteticamente gli elementi rilevanti in questo tipo di indagine sono: gli impianti dal punto divista della tipologia, età, condizioni di funzionamento, aggiornamento e stato; i sistemi di monitoraggio delleemissioni, loro presenza e stato di funzionamento; la localizzazione, il decentramento produttivo el’indipendenza dalle unità periferiche, i sistemi di sicurezza, loro presenza ed affidabilità, sistemi difiltraggio e di depurazione, sistemi di smaltimento e riciclo dei rifiuti, presenza ed affidabilità; le misure disicurezza e condizioni dei luoghi di lavoro; l’esperienza, la preparazione tecnica ed il know-how delpersonale in relazione ai problemi ecologici; la disponibilità di competenze tecniche, tecnologie e struttureorganizzative; l’esistenza autonomia e risorse dedicate ad una unità ambiente; eventuali precedenti incidentiambientali e provvedimenti adottati.L’impresa, infine, è caratterizzata da fattori che possono ostacolare sia la formulazione chel’implementazione di una strategia ambientale –fattori ostacolanti- . Fra questi, oltre a quelli già visti,occorre ricordare: i notevoli costi necessari per sostenere la gestione ambientale; la lentezza ol’inadeguatezza dell’organizzazione dell’impresa rispetto alla gestione della variabile ambientale; lamancanza di know-how gestionale o di tecnologie necessarie.2.4 Gli interlocutori del contesto socio-ambientaleGli stakeholders che interagiscono con l’impresa condizionandone anche le scelte ambientali.Clienti, utenti e consumatori sono sempre più ricettivi rispetto alla problematica ambientale, menoimpulsivi e più attenti al profilo “etico” del produttore e del prodotto. Pertanto inducono le imprese asviluppare una “green orientation” testimoniata dalla crescente diffusione di prodotti verdi, dalla preferenzaper packaging eco-compatibili, e così via.260

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!