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DISPENSE DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE II (nuovo ...

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Dispense di Strategie d’impresa 2003Professor Cristiano CiappeiAllo stesso modo, se le risorse immateriali verificano le caratteristiche proprie delle attività diproduzione d’impresa (tra cui: derivazione da operazioni svolte nel passato; capacità di fornire beneficieconomici futuri e controllabili dall’impresa; possibilità di esprimersi con un valore misurabile in modoattendibile) allora sono rappresentate come attività e possono concorrere alla determinazione del risultato diesercizio (Pozza, 1999, p. 91).La compresenza di questi caratteri ne comporta l’iscrizione in bilancio come ImmobilizzazioniImmateriali (Palmieri, 1999, p. 84): tale categoria è caratterizzata da forte eterogeneità, dato che accoglierisorse non monetarie e prive di consistenza fisica.3.6 La “scomposizione” delle Immobilizzazioni Immateriali: i Beni Immateriali e i Costi PluriennaliIl problema dell’eterogeneità implica la necessità di dividere il gruppo delle ImmobilizzazioniImmateriali, così da formare almeno dei sottogruppi il più possibile omogenei. Il discriminante utilizzato intal senso è il carattere della trasferibilità di cui le risorse immateriali possono essere dotate o meno. Latrasferibilità, intesa come l’attitudine di una risorsa ad essere ceduta in via autonoma rispetto al complesso dicui fa parte (Palmieri,1999, p. 84), conduce a distinguere le risorse immateriali in due gruppi:• i beni immateriali, ad esempio i marchi e i brevetti;• i costi pluriennali, ad esempio le spese di ricerca e sviluppo.Entrambi sono suscettibili di valutazione economica autonoma, ma soltanto i primi possono esserealienati separatamente all’impresa di cui fanno parte. Quindi solo i beni immateriali verificano il requisitodella trasferibilità.Le risorse immateriali generate indirettamente da risultati competitivi, sociali ed economici alimentanoil patrimonio intangibile su due livelli:- uno visibile e collegato al conseguimento di risultati competitivi (derivanti dai rapporti con ilmercato), sociali (conseguenti relazioni con gli interlocutori sociali) ed economici (risultatireddituali);- l’altro, visibile solo in specifiche occasioni, fa riferimento al continuo scambio ed accumulo diinformazioni che lo svolgimento delle attività operative comporta (Palmieri, 1999, p. 87). Ne sonoun esempio la credibilità che l’impresa ha conquistato rispetto alla concorrenza, la fiducia e la fedeltàdel mercato, la dedizione ed il consenso del personale, ecc.Le risorse immateriali generate dal secondo livello comportano solitamente un problema di rilevazionecontabile in quanto difficilmente verificano tutti i requisiti necessari ad essere considerate risorseimmateriali-attività configuranti il capitale di funzionamento. Infatti: è arduo risalire ai costi storici delleoperazioni che le hanno generate; i benefici economici futuri di tali risorse non sono né prevedibili, né, tantomeno, attendibilmente misurabili; infine, a tali risorse è negata la trasferibilità indipendente rispetto alcomplesso di cui fanno parte. In questo senso, tali risorse sono definite invisibili e non concorrono, sul pianocontabile, ad incrementare il cosiddetto capitale di bilancio, anche se spesso rivestono un ruolo fondamentalenel determinare il valore economico del capitale di impresa (Palmieri,1999, p.89). Solo quando accadonooperazioni di carattere straordinario (fusioni, trasformazioni, conferimenti, cessioni, ecc.) le risorse invisibilivengono rilevate contabilmente nel valore dell’avviamento.Sotto il profilo contabile non tutte le risorse immateriali vengono rilevate: quelle acquisite da terzi,dotate del carattere della trasferibilità, si integrano nella categoria dei beni immateriali; le risorse prodotteinternamente, se verificano i presupposti per considerarle attività del capitale di funzionamento, si rilevanocome costi pluriennali; solo le intangibles ottenute indirettamente non sono manifestate contabilmente, inquanto prive dei caratteri delle attività di funzionamento. Per questo alimentano solo il valore economico delcapitale e non sono esplicitate contabilmente.3.7 I caratteri forti delle immobilizzazioni immateriali rispetto alle altre voci di attivo immobilizzatoLe Immobilizzazioni Immateriali, comprendenti i: Beni Immateriali, i Costi Pluriennali e l’Avviamento,si distinguono dalle altre immobilizzazioni dell’attivo (materiali e finanziarie) per alcuni caratteri distintivi:• la molteplicità d’uso: le immobilizzazioni immateriali sono risorse strumentali all’attività d’impresache possono essere impiegate contemporaneamente, o in tempi diversi, in più processi ecombinazioni produttive differenti. Comportando costi di adattamento ridotti sono fonte diimportanti effetti sinergici;88

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