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DISPENSE DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE II (nuovo ...

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Dispense di Strategie d’impresa 2003Professor Cristiano Ciappeil’ampiezza della categoria di prodotto, ovvero vengono definiti i prodotti che possono ottenere l’etichetta(più ampia è la categoria e minore è la tutela ambientale).Ogni gruppo di prodotti contiene al suo interno prodotti in concorrenza tra loro destinati ad usi analoghi.I criteri ecologici vengono stabiliti secondo un metodo globale che tiene conto degli impatti ambientali delprodotto “dalla culla alla tomba” (LCA - Life Cycle Assessment). Tale metodo considera i parametri delloschema indicativo di valutazione del Regolamento CEE n° 880/92.I criteri individuati, per gruppi di prodotti, devono essere chiari affinché sia garantita l’uniformità diapplicazione da parte degli organismi competenti, inoltre, devono assicurare la protezione dell’ambiente ebasarsi sull’uso di tecnologie pulite. Ogni richiesta di assegnazione del marchio di qualità ecologica èsoggetta al pagamento delle spese necessarie per l’esame del fascicolo. Inoltre, le condizioni di uso delmarchio comprendono il pagamento di un diritto d’uso annuale pari allo 0,15% delle vendite prodotteall’interno della Comunità Europea.I vantaggi (Bevacqua, Cascinai, 1999, pp. 80-82) che derivano alle aziende, che decidono di aderire alprogramma di Ecolabel Comunitario sono di varia natura, ma tre sono quelli fondamentali:a) la riconoscibilità del prodotto, un prodotto certificato come ecocompatibile si differenzia rispetto aglialtri dello stesso gruppo presenti sul mercato, in quanto dichiara di non danneggiare l’ambiente,contribuendo al miglioramento della qualità della vita. L’appicazione del marchio ecologico e leinformazioni ad esso relative lo rendono riconoscibile in tal senso;b) il soddisfacimento del cliente, i consumatori stanno diventando molto attenti alle strategie diprotezione dell’ambiente, numerose ricerche hanno dimostrato che essi vogliono svolgere un ruoloattivo in questo senso, dando la preferenza ai prodotti che sono maggiormente compatibili conl’ambiente. Un prodotto certificato soddisfa i consumatori, che comperandolo si sentono consumatoriesperti ovvero in grado di scegliere prodotti oggettivamente migliori;c) il costo e la competitività del prodotto, la certificazione giustifica, un costo più elevato del prodottorispetto a prodotti analoghi, in quanto tale surplus copre le spese sostenute per l’adozione ditecnologie pulite e l’attuazione di controlli nelle fase di produzione a favore della salvaguardiadell’ambiente.Infine la certificazione comunitaria diminuisce la concorrenza di prodotti marchiati con etichetteecologiche libere, ovvero non certificate, rendendo più trasparente il mercato.Lo strumento di comunicazione ecolabel, è strumento fondamentale nella gestione degli aspetti dicomunicazione ambientale riferibili al prodotto, in particolar modo per le imprese con prodotti a largadiffusione.2.6.2 L’audit ambientaleL’audit ambientale, strumento gestionale che ha cominciato ad essere utilizzato all’inizio degli annisettanta (Biondi, 1995), consiste in una sistematica, documentata, periodica ed obiettiva valutazione deirisultati ecologico-ambientali dell’organizzazione, dei sistemi di gestione, degli impianti e delle attrezzature.L’auditing è infatti definito: “uno strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica,documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione, del sistema di gestione delle prassiche possono avere un impatto sull’ambiente e valutare la conformità alle politiche aziendali” (Regolamentodell’U.E. n° 761/2001, art.2 lettera f).Oggetto degli audits possono essere sia le singole unità produttive, sia l’azienda nel suo complesso,estendendosi anche ai fornitori.Questa molteplicità di riferimenti permette di distinguere vari tipi di audits: - audits delle unitàproduttive (più frequentemente attuata), - audits per la valutazione d’azienda, - audits effettuati su fornitori.Gli audit si classificano anche in base ai soggetti chiamati ad effettuarli: - audit “top down” effettuati daivertici aziendali; - “self assestment” svolti dalle stesse unità interessate; - “third party” realizzati daorganismi esterni all’impresa.L’utilità dell’audit risiede anche nella possibilità di utilizzare il risultato come veicolo comunicativo, inquanto certifica l’eco-compatibilità dell’unità produttiva nei confronti della collettività.L’auditing ambientale è opera di un gruppo di “auditors”, interni o esterni all’impresa, aventicompetenze tecniche, professionali e normative di provato valore, nonché una rilevante esperienza in campoambientale. L’impiego di consulenti esterni avvantaggia l’impresa perché, sono dotati di una maggioreprofessionalità e indipendenza di giudizio, m comportano un alto costo, l’impiego di personale interno265

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