28.05.2013 Views

cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

154<br />

otterrebbe – quel che più importa – la cessazione delle <strong>di</strong>ffidenze e degli o<strong>di</strong>i<br />

tra operai e operai, avviandoci finalmente alla vera Internazionale dei lavoratori<br />

vagheggiata da Carlo Marx 3 .<br />

Intanto il numero degli espatri dal circondario <strong>di</strong> Urbino aveva iniziato la sua crescita<br />

vorticosa, sostenuto anche, a partire dall’anno successivo, dalla crisi delle industrie<br />

estrattive. Tanto che<br />

le autorità locali, per<br />

rispondere alle tensioni<br />

sociali che <strong>di</strong>venivano<br />

ogni giorno<br />

più pericolose a causa<br />

dell’alto numero<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupati presenti<br />

nel territorio<br />

dopo la chiusura <strong>di</strong><br />

alcune miniere, decisero<br />

<strong>di</strong> facilitare<br />

l’espatrio dei lavoratori<br />

licenziati sostenendo<br />

il costo del<br />

viaggio che li avrebbe portati fuori dai confini nazionali. Una sorta <strong>di</strong> “emigrazione<br />

sovvenzionata”, dunque, un esempio della classica metafora della “valvola <strong>di</strong> sicurezza”,<br />

la felice espressione con cui lo statista Sidney Sonnino aveva definito i processi<br />

migratori nel nostro paese.<br />

I <strong>di</strong>rigenti del partito socialista locale, in particolare quelli dell’entroterra, non<br />

erano soltanto preoccupati per la spiacevole situazione degli italiani all’estero, ma si<br />

rendevano ben conto anche <strong>di</strong> come la struttura produttiva (specie nelle campagne) e<br />

gli assetti sociali e politici si stessero trasformando rapidamente sotto la spinta delle<br />

migliaia <strong>di</strong> espatri che iniziavano a verificarsi in quegli anni. Una delle conseguenze<br />

più evidenti era stata l’introduzione quasi ovunque <strong>di</strong> un alto numero <strong>di</strong> macchine<br />

agricole, che andavano a rimpiazzare il lavoro <strong>di</strong> quelle braccia che ormai lavoravano<br />

in America o in Nord Europa.<br />

L’esodo dei nostri operai è continuo: donne che partono per la Francia, terrazzieri<br />

e manuali che vanno a Trieste, minatori che sperano a Gorizia <strong>di</strong> guadagnare<br />

qualche corona per sostentare la propria misera famiglia. È cosa che stringe il<br />

cuore! Mentre le nostre terre ben coltivate potrebbero dare pane e lavoro a tutti,<br />

______________________<br />

3 «L’Aurora», 16 maggio 1903.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!