cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...
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sindacato pesarese: in un documento ufficiale l’esecutivo aveva lanciato una raccolta<br />
<strong>di</strong> firme e una grande manifestazione <strong>provinciale</strong> «per la cessazione del conflitto<br />
vietnamita e per la libertà del popolo greco», da poco cancellata dal colpo <strong>di</strong> Stato dei<br />
colonnelli. Due anni dopo, al termine del VII Congresso della Camera del Lavoro <strong>di</strong><br />
Pesaro, conclusosi il 1° giugno 1969, venne approvata una mozione conclusiva nella<br />
quale, insieme alle riven<strong>di</strong>cazioni salariali e all’incitamento alla lotta sul posto <strong>di</strong> lavoro,<br />
si spendevano non poche parole per <strong>di</strong>segnare i nuovi scenari e i nuovi compiti<br />
del sindacato e veniva in<strong>di</strong>viduato uno dei punti centrali della politica sindacale nella<br />
«lotta per la pace che deve trovare i suoi obiettivi in una politica <strong>di</strong> <strong>di</strong>stensione internazionale<br />
e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sarmo completo e controllato, liberando così l’umanità dalla minaccia<br />
della guerra, e le masse lavoratrici in particolare dall’enorme peso in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione,<br />
<strong>di</strong> fame, <strong>di</strong> energie sperperate e sottratte allo sviluppo economico e sociale<br />
dell’intera umanità» 14 .<br />
Tuttavia nel ricordo <strong>di</strong> alcuni dei protagonisti <strong>di</strong> quegli anni il rapporto tra sindacato<br />
e universitari appare ancora più ricco e articolato, nonché assai più complesso,<br />
rispetto alla semplice immissione <strong>di</strong> nuovi temi e nuovi interessi nella cultura sindacale.<br />
In alcune delle interviste rilasciate nel corso del “Progetto memoria” 15 viene suggerita<br />
l’esistenza <strong>di</strong> una «rete» formata da una pluralità <strong>di</strong> soggetti collettivi, nati in<br />
quegli anni nell’universo giovanile e in particolare nella galassia dell’università. Una<br />
rete <strong>di</strong> cui il sindacato si sforzava, non sempre con successo, <strong>di</strong> controllare tutte le<br />
maglie, a volte allargandole per farvi entrare una parte più larga della società, a volte<br />
stringendole per impe<strong>di</strong>re il passaggio <strong>di</strong> contenuti eccessivamente rivoluzionari.<br />
Uno dei momenti <strong>di</strong> raccordo e <strong>di</strong> incontro furono senz’altro le 150 ore, inizio <strong>di</strong><br />
un rapporto con l’ambiente universitario e studentesco che si farà progressivamente<br />
più intenso:<br />
Al tempo era venuto fuori un aspetto importante che era quello dello stu<strong>di</strong>olavoro,<br />
quello delle famose 150 ore e dava la possibilità a chi lavorava <strong>di</strong> fare dei<br />
corsi serali per poter prendere la terza me<strong>di</strong>a. Non era il fatto in sé per sé, ma che<br />
coinvolgevi intanto il movimento operaio e poi si cominciavano a fare assemblee,<br />
con un gruppo <strong>di</strong> insegnanti con un gruppo <strong>di</strong> studenti che veniva a fare le<br />
assemblee con noi … Si era creato un legame che, come <strong>di</strong>cevo prima, il ’68<br />
insegna … non c’era un gruppo <strong>di</strong> operai che lavorava in fabbrica ma c’era un<br />
insieme <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> parte della società che potevano essere gli operai con gli<br />
studenti. Abbiamo fatto delle assemblee all’università, gli universitari venivano a<br />
______________________<br />
14 <strong>Archivio</strong> della Camera del Lavoro <strong>di</strong> Pesaro, b.34, f.2, 1969.<br />
15 A proposito del “Progetto Memoria” che ha portato alla raccolta, da parte <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> giovani<br />
ricercatori (Cristina Ortolani, Alessandra Arduini, Stefano e Anna Bertuccioli e Maria Pia Quinzio), <strong>di</strong> un<br />
copioso numero <strong>di</strong> interviste a sindacalisti della provincia <strong>di</strong> Pesaro e Urbino, si veda la presentazione <strong>di</strong><br />
A. Bianchini, infra. Alcune <strong>di</strong> queste sono state un’utile fonte per la stesura <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o.