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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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74<br />

comune <strong>di</strong> Fano 14 . Ciò <strong>di</strong>mostra che gli aderenti all’Internazionale non operavano solo<br />

sul piano politico generale o con la propaganda, ma contribuivano attivamente anche<br />

alle nascenti forme organizzative dei lavoratori e nell’elaborazione <strong>di</strong> riven<strong>di</strong>cazioni<br />

sindacali.<br />

Colpita dalla repressione, la sezione fanese si scioglie nel febbraio del 1873 per<br />

riorganizzarsi a partire dal mese <strong>di</strong> giugno sotto la spinta <strong>di</strong> Nazzareno Broccoli, che<br />

rimane a lungo in corrispondenza con Andrea Costa e viene imputato nel processo<br />

contro i responsabili del tentativo rivoluzionario internazionalista dell’agosto del<br />

1874 15 .<br />

La ricostituita sezione, dopo aver ricevuto la fiducia <strong>di</strong> Andrea Costa 16 , nomina<br />

segretario Espartero Bellabarba, un giovane neo laureato in giurisprudenza, che in<br />

precedenza aveva aderito alla sezione <strong>di</strong> Mirandola dell’Internazionale 17 . Nel 1873<br />

______________________<br />

14 SAS Fa - ASC, 1873, tit. 13, rubrica 59, articolo 5.<br />

15 Nazzareno Broccoli nasce a Fano l’11 marzo 1841. Fin da giovane matura idee progressiste e<br />

risorgimentali. Nel settembre 1859, nella fase successiva alla seconda guerra d’in<strong>di</strong>pendenza, mentre la<br />

popolazione <strong>di</strong> Fano e <strong>di</strong> altre zone dello Stato pontifico si ribellavano nuovamente al Papa Re chiedendo<br />

l’annessione allo Stato piemontese, si arruola volontario (18 mesi) nel 14° Reggimento <strong>di</strong> Fanteria dell’Esercito<br />

Piemontese. Dal maggio 1860 è <strong>di</strong>slocato ad Asti come militare nella Compagnia Veterani, poi<br />

conferma il servizio volontario passando al corpo dei bersaglieri e successivamente nel corpo dei Cacciatori<br />

Franchi. Ma iniziano le prime ribellioni, con consegne e segnalazioni <strong>di</strong> cattiva condotta. Nonostante<br />

ciò prosegue la carriera militare passando da soldato <strong>di</strong> terza classe alla prima. La svolta è nel 1864<br />

quando è denunciato come <strong>di</strong>sertore, catturato viene portato nelle carceri <strong>di</strong> Torino e degradato alla 3°<br />

classe. Nel maggio del 1866 è <strong>di</strong> nuovo nelle carceri civili <strong>di</strong> Cagliari per tentata <strong>di</strong>serzione con complotto<br />

ma viene prosciolto nel novembre 1867 e congedato perché affetto da “temperamento linfatico” e gli<br />

viene rifiutata la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> aver prestato servizio “lodevolmente”. Tornato a Fano intraprende<br />

l’attività <strong>di</strong> merciaio (commerciante ambulante <strong>di</strong> prodotti tessili). Il 22 <strong>di</strong>cembre 1874 è arrestato per il<br />

reato <strong>di</strong> appartenenza all’Internazionale e viene coinvolto nel processo <strong>di</strong> Bologna per la tentata insurrezione<br />

dell’agosto, viene rilasciato nel febbraio del 1875 e come gli altri imputati è assolto. Nel 1879 viene<br />

anche assolto dall’accusa <strong>di</strong> apologia <strong>di</strong> regici<strong>di</strong>o durante una manifestazione tenuta a Montemaggiore.<br />

Alla fine degli anni ottanta è ancora militante attivo; nel luglio del 1890 è segretario della Società Cooperativa<br />

Operai Braccianti <strong>di</strong> Fano, una delle prime cooperative costituite in Fano. SAS FA - ASC, 1894, tit.<br />

5, rub. 6, art. 3. Circa il suo arresto ed il processo <strong>di</strong> Bologna ve<strong>di</strong> SAS FA - ASC, 1874, tit. 11, rub. 47,<br />

art. 6; Santarelli (a cura <strong>di</strong>), Bakuninisti e socialisti, cit., pp. 31-33, (riporta parzialmente atti del processo,<br />

celebrato nel 1876, dei sospettati organizzatori del moto dell’agosto 1874 presso il Tribunale <strong>di</strong> Bologna<br />

e provenienti da <strong>di</strong>verse località delle Marche, in ASBo , proc. Penali 1876 fascicolo V, foglio 66) e<br />

Torrico, Caro Andrea, cit., p. 37 e pp. 116-117 e 118.<br />

16 Torrico, Caro Andrea, cit., p. 116-117.<br />

17 Su Bellabarba ve<strong>di</strong> la scheda <strong>di</strong> Enzo Santarelli “Una fonte per la storia del movimento socialista<br />

marchigiano: il «Comunardo» <strong>di</strong> Espartero Bellabarba”, pubblicata in «Fano, supplemento <strong>di</strong> informazione<br />

sui problemi citta<strong>di</strong>ni» n. 4 del 1967. Aggiungiamo, da ulteriori documenti consultati presso SAS FA–<br />

ASC che il padre <strong>di</strong> Bellabarba, Giovanni Battista, Capo guar<strong>di</strong>a Carceraria a Fano, ebbe nel 1873 una<br />

lunga vertenza finita anche presso il Ministero degli Interni e la Corte dei Conti, sul riconoscimento del<br />

suo servizio svolto in <strong>di</strong>verse località d’Italia e per una liquidazione che gli consentisse <strong>di</strong> uscire dalla<br />

misere con<strong>di</strong>zioni in cui si ritrovava dopo la sua collocazione in pensione. SAS FA - ASC 1873, tit. 12,<br />

rub. 55, art. 1. Gli stessi problemi economici sono alla base della richiesta <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>o per stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire 1500

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