cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...
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tentativi intrapresi per organizzare alcune categorie come quelle, a Pesaro, dei ceramisti,<br />
dei fabbri-ferrai, delle setaiole; a Fano dei facchini, muratori, fornaciai e ancora le<br />
setaiole; a Mondolfo i braccianti, muratori e fornaciai, ad Urbino ancora le setaiole,<br />
oltre ai muratori e lavoranti in coltelli. Al 31 <strong>di</strong>cembre 1913 aderivano 53 leghe per un<br />
totale <strong>di</strong> 3.165 soci, l’anno precedente erano 18 con 1.222 soci. Sulla in<strong>di</strong>zione degli<br />
scioperi si ricordava la necessità <strong>di</strong> concordare preventivamente l’azione con la Camera<br />
del lavoro: «i movimenti spora<strong>di</strong>ci per lo più falliscono, e riportano ripercussioni<br />
non lievi sulla organizzazione che ha deliberato <strong>di</strong> fare la lotta; alle volte anche sulla<br />
Camera del Lavoro che viene chiamata quando può essere impegnata in un’altra agitazione<br />
e non potere quin<strong>di</strong> prestare come vorrebbe la propria assistenza» 122 . Veniva<br />
approvato il nuovo regolamento e la nuova commissione esecutiva: Luigi Buratta (Urbino),<br />
Torquato Del Piccolo, Paolo Lazzarini, Gaetano Soatti, Dante Spallacci, Augusto<br />
Terenzi <strong>di</strong> Pesaro, Solindo Lombar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> San Pietro in Calibano. Veniva posta da<br />
Gasparini, la questione del fanese, che «ancora è privo <strong>di</strong> organizzazioni» 123 . Per quanto<br />
riguarda le fonti <strong>di</strong> finanziamento dalle tessere la Cdl ricavava £ 2.174,4, mentre dai<br />
contributi <strong>di</strong> enti <strong>di</strong>versi riceveva £ 900. La questione era stata sempre un punto debole<br />
della Cdl per la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> raccogliere le affiliazioni, ma nel 1913-14 trovava una<br />
significativa cassa <strong>di</strong> risonanza per la richiesta <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigere i sol<strong>di</strong> stanziati dall’amministrazione<br />
<strong>di</strong> Fano verso la nascente Cdl citta<strong>di</strong>na, richiesta nella quale si intrecciavano<br />
motivi finanziari, campanilistici e, naturalmente, politici. Oltre che un allontanamento<br />
tra il Psi e il Pri dovuto in particolare alla posizione nei confronti della guerra,<br />
era questo un momento <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>fficoltà per lo stesso Psi alle prese con profonde<br />
<strong>di</strong>visioni interne che si palesavano nella maniera più evidente nel Congresso federale<br />
<strong>di</strong> Urbino 124 e che trovavano cassa <strong>di</strong> risonanza all’interno della Cdl 125 .<br />
Nella ricorrenza del 1° maggio, ad esempio, la Cdl mostrava tutta la sua debolezza<br />
non riuscendo ad organizzare nessuna manifestazione né tantomeno l’astensione dal<br />
lavoro. Questa assenza <strong>di</strong>ventava oggetto <strong>di</strong> polemica tra «Il Progresso» e la Commissione<br />
esecutiva, sulla quale, a detta del settimanale socialista, doveva ricadere la responsabilità<br />
della mancata organizzazione. L’e<strong>di</strong>toriale esor<strong>di</strong>va con un titolo fortemente<br />
esplicativo: Una enormità.<br />
Perché? Parte per il timore (?!) che la manifestazione non riuscisse…mastodontica;<br />
parte per non intralciare la cerimonia della Società operaia. […] Il primo argomento<br />
è comodo, ma stantio, insignificante, riprovevole; il secondo è<br />
semplicemente…umoristico. Ma come?! La Camera del lavoro rinuncia al suo<br />
dovere precipuo <strong>di</strong> convocare gli organizzati a comizio il giorno Primo <strong>di</strong> Maggio,<br />
______________________<br />
122 Ibidem.<br />
123 Sulla questione cfr. F. Sora, infra.<br />
124 «Il Progresso», 17 ottobre 1914.<br />
125 F. Sora, infra.