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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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La struttura socio-economico pesarese non era infatti estranea, a giu<strong>di</strong>zio della<br />

Cgil, al fatto che la provincia restasse il fanalino <strong>di</strong> coda della regione, e non solo, per<br />

red<strong>di</strong>to pro-capite.<br />

Dall’inchiesta parlamentare sulla <strong>di</strong>soccupazione e sulla miseria si ricava la conclusione<br />

che le Marche sono la regione più povera dell’Italia centrale e con taluni<br />

in<strong>di</strong>ci inferiori ad<strong>di</strong>rittura ad alcune regioni del Mezzogiorno.<br />

Di fatti <strong>di</strong> fronte ad un red<strong>di</strong>to nazionale pro-capite <strong>di</strong> 149.000 lire annue, la<br />

Marche hanno un red<strong>di</strong>to che si aggira sulle 125.000 e fra le Province delle Marche<br />

la più povera risulta essere quella <strong>di</strong> Pesaro, con un red<strong>di</strong>to annuo pro-capite<br />

<strong>di</strong> 109.000 lire 226 .<br />

Era possibile intraprendere la strada del progresso economico all’interno <strong>di</strong> questa<br />

cornice tra<strong>di</strong>zionale? La risposta del sindacato a questo quesito, <strong>di</strong>cevamo, non era<br />

priva <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> ambiguità e <strong>di</strong> indeterminazione. Se la mezzadria veniva giu<strong>di</strong>cata<br />

un istituto “antistorico e decrepito”, non<strong>di</strong>meno il suo superamento non appariva imminente.<br />

E dopo aver dato atto che in pianura e nel fondo valle non tutto era immobile<br />

neppure nella mezzadria e che, nonostante il <strong>di</strong>sinteresse padronale, importanti progressi<br />

<strong>di</strong> meccanizzazione e modernizzazione si stavano estendendo, le proposte del<br />

sindacato, su questo versante si muovevano in linea con gli in<strong>di</strong>rizzi già tracciati nel<br />

Piano del lavoro, senza scar<strong>di</strong>nare il più <strong>di</strong>ffuso dei contratti agrari. Gli obiettivi posti<br />

riguardavano pertanto la <strong>di</strong>fesa del principio della giusta causa nelle <strong>di</strong>sdette nei contratti<br />

colonici; la trasformazione della mezzadria in montagna in contratti <strong>di</strong> affitto a<br />

lunga durata, con l’intervento massiccio da parte dello Stato per sostenere la<br />

modernizzazione aziendale; la richiesta <strong>di</strong> adeguati finanziamenti per la montagna; la<br />

democratizzazione dei Consorzi <strong>di</strong> bonifica; l’assunzione a carico dei proprietari dei<br />

braccianti per le migliorie fon<strong>di</strong>arie e il pagamento a metà della manodopera bracciantile<br />

necessaria alla coltivazione dei prodotti industriali.<br />

Queste ultime riven<strong>di</strong>cazioni incrociavano, come <strong>di</strong> consueto, l’altro grave problema<br />

della provincia: la <strong>di</strong>soccupazione, che permaneva piuttosto alta, soprattutto nei<br />

perio<strong>di</strong> invernali. L’industria del mobile muoveva i primi passi, mentre erano in crisi o<br />

avevano concluso la loro attività le aziende che fino a quel momento avevano costituito<br />

l’ancora scarna ossatura industriale pesarese: le miniere <strong>di</strong> Cabernar<strong>di</strong> e <strong>di</strong> Perticara,<br />

la raffineria <strong>di</strong> Bellisio, le filande (che occupavano nel ciclo della lavorazione 500<br />

operaie), i molini Albani. Le proposte <strong>di</strong> rilancio riguardavano la realizzazione <strong>di</strong> opere<br />

pubbliche (veniva, ad esempio, quantificata l’esigenza <strong>di</strong> 666 nuove aule scolastiche)<br />

e <strong>di</strong> infrastrutture viarie (fra cui l’autostrada); il sostegno allo sviluppo turistico,<br />

ancora penalizzato dalla scarsa ricettività alberghiera; perfino la ricerca <strong>di</strong> giacimenti<br />

______________________<br />

226 Relazione introduttiva presentata dalla segreteria uscente al IV congresso <strong>provinciale</strong> della Cgil<br />

<strong>di</strong> Pesaro, cit.<br />

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