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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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ad essere stigmatizzato era insomma il desiderio dei giovani <strong>di</strong> lasciare la campagna<br />

per accedere alle effimere modernità della città, secondo una lettura paternalistica che<br />

continuava a in<strong>di</strong>viduare nell’urbanesimo la “piaga che inquina l’istituto mezzadrile”<br />

e la causa della <strong>di</strong>soccupazione, ignorando che la stessa agricoltura stava vivendo una<br />

crisi drammatica 127 .<br />

La lettura del quoti<strong>di</strong>ano conservatore era clamorosamente orientata all’in<strong>di</strong>etro,<br />

verso una società imperniata sull’istituto mezzadrile che nel volgere <strong>di</strong> pochi anni si<br />

sarebbe <strong>di</strong>ssolta per essere consegnata definitivamente alla storia. Ma sull’adeguatezza<br />

e priorità delle opere pubbliche cantierate sulla spinta delle tensioni sociali potevano<br />

in effetti essere sollevati molti dubbi. La fisionomia sociologica della <strong>di</strong>soccupazione<br />

pesarese, composta in stragrande maggioranza da operai senza qualifica (ex operai<br />

delle fabbriche <strong>di</strong>strutte, reduci, ex piccoli commercianti o artigiani; i muratori<br />

erano invece <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile reperibilità sul mercato del lavoro), obbligava le rappresentanze<br />

sindacali e politiche a ricercare opportunità occupazionali nella cantierazione <strong>di</strong><br />

opere in cui fosse richiesto un largo impiego <strong>di</strong> manovalanza: movimento terra,<br />

arginatura <strong>di</strong> fiumi, rifacimento strade ecc. Un caso esemplare, al riguardo, è quello<br />

della “panoramica <strong>di</strong> San Bartolo”, la bella strada che dalla Baia Flaminia si arrampica,<br />

con una dolce sequenza <strong>di</strong> tornanti con vista sul mare, fino al colle San Bartolo per<br />

poi proseguire, sempre lungo il crinale che costeggia il mare Adriatico fino a Gabicce<br />

Monte. Oggi la panoramica è uno dei percorsi pesaresi più affascinanti per escursioni,<br />

gite in bici, in moto o in auto. Risulta però <strong>di</strong>fficile, a posteriori, segnalare quest’opera<br />

fra le più urgenti dell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra. Eppure intorno alla strada panoramica <strong>di</strong><br />

San Bartolo si concentrò, fra l’estate del 1946 e il 1948, uno degli esempi più interessanti<br />

<strong>di</strong> scioperi alla rovescia 128 . Lo strumento degli scioperi alla rovescia, <strong>di</strong> cui la<br />

provincia <strong>di</strong> Pesaro offre un repertorio singolarmente ricco, costituì in quegli anni uno<br />

degli strumenti più originali <strong>di</strong> lotta sindacale e <strong>di</strong> pressione sugli enti pubblici: un<br />

folto gruppo <strong>di</strong> lavoratori cominciava <strong>di</strong> propria iniziativa un lavoro, poi <strong>di</strong> fronte<br />

all’immancabile intervento degli organi <strong>di</strong> pubblica sicurezza, cominciava una snervante<br />

trattativa fra i rappresentanti degli operai e le autorità (in primo luogo sindaco e<br />

prefetto), che quasi sempre sfociava nel riconoscimento del lavoro intrapreso e nell’assegnazione<br />

delle relative risorse economiche. Teniamo conto che molto spesso le<br />

amministrazioni locali erano solidali con le organizzazioni sindacali e che la pressione<br />

sul governo centrale o sugli enti periferici competenti (come il Genio civile), attuata<br />

solitamente tramite il coinvolgimento del prefetto, era uno strumento molto utile an-<br />

______________________<br />

127 E.P., Si auspica il risorgere della cattedra ambulante <strong>di</strong> agricoltura; R.C., Troppi immigrati <strong>di</strong><br />

provincia gravano sull’assistenza pubblica citta<strong>di</strong>na, «Il Giornale dell’Emilia», rispettivamente 18 maggio<br />

1948 e 6 gennaio 1950.<br />

128 Sull’interessante fenomeno degli scioperi alla rovescia cfr. C. Sebastianelli, Gli scioperi alla<br />

rovescia tra il 1945 e il 1948 nel Pesarese, in Le Marche nel secondo dopoguerra, cit. Dello stesso autore,<br />

Gli scioperi “alla rovescia” e la panoramica, in Marginalità, spontaneismo, organizzazione, cit.<br />

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