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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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si attivarono i consigli comunali, i parlamentari, il sindacato. Sabato 13 agosto 1955,<br />

si svolse una manifestazione contro i 250 licenziamenti che si concluse con un comizio<br />

a Perticara alla presenza del segretario <strong>provinciale</strong> della Cgil Giuseppe Angelini 238 .<br />

La bruciante sconfitta <strong>di</strong> Cabernar<strong>di</strong> era però ancora troppo fresca nella memoria per<br />

suggerire azioni <strong>di</strong> protesta frontali. Anche per questo motivo la linea adottata dalla<br />

Cgil fu, in questo caso, molto più incline alla me<strong>di</strong>azione, accettando soluzioni <strong>di</strong><br />

compromesso tese a limitare i danni dei licenziamenti con indennità economiche,<br />

pensionamenti e trasferimenti.<br />

È quanto emerge dall’accordo raggiunto a Pesaro il giorno prima della manifestazione<br />

<strong>di</strong> Perticara fra la <strong>di</strong>rezione della Montecatini (rappresentata dagli avvocati<br />

Gruccione e Squitieri) e la Commissione interna della miniera (Augusto Giangran<strong>di</strong>,<br />

Saturno Bartolini, Adeodato Poggioli, Vitaliano Piancastelli, Pio Guerra, Enzo Antinori,<br />

Sante Mordenti). Il compromesso riduceva a 155 i licenziamenti e prevedeva per operai<br />

<strong>di</strong>messi un premio <strong>di</strong> 250.000 lire. Agli operai con 55-60 anni <strong>di</strong> età e 20 anni <strong>di</strong><br />

servizio sarebbe stato corrisposto anticipatamente il cosiddetto “premio fedeltà”, oltre<br />

a un’indennità aggiuntiva <strong>di</strong> 100.000 lire. Veniva inoltre sancito l’impegno <strong>di</strong> selezionare<br />

i licenziamenti sulla base <strong>di</strong> un accordo interconfederale sottoscritto il 21 aprile<br />

1950, tenendo conto delle con<strong>di</strong>zioni economiche del nucleo familiare, delle esigenze<br />

tecniche e <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento, dell’anzianità, dei carichi familiari, della situazione economica.<br />

La Commissione interna avrebbe dovuto visionare la lista prima che venisse<br />

comunicata agli interessati. Per gli inabili <strong>di</strong>messi, la <strong>di</strong>tta si sarebbe attivata nei confronti<br />

dell’Inps per il riconoscimento della pensione <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà e vecchiaia. La<br />

Montecatini accettava infine l’impegno <strong>di</strong> assumere trenta giovani nei nuclei familiari<br />

<strong>di</strong> personale licenziato da destinare al suo stabilimento <strong>di</strong> Ferrara.<br />

“A conclusione del presente accordo, la società, per considerare normalizzata la<br />

situazione dell’organico della miniera, allo scopo <strong>di</strong> evitare ulteriori licenziamenti si<br />

riserva[va] <strong>di</strong> effettuare una quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> trasferimenti” 239 .<br />

In realtà la “normalizzazione” fu <strong>di</strong> breve durata. Oltre alle <strong>di</strong>scriminazioni denunciate<br />

dalla Cgil nella scelta dei lavoratori da licenziare, seguirono presto nuove<br />

riduzioni <strong>di</strong> personale, a cui il sindacato, ormai sulla <strong>di</strong>fensiva, rispose cercando il<br />

coinvolgimento <strong>di</strong> tutte le istituzioni locali. Una nuova ondata <strong>di</strong> licenziamenti si ebbe<br />

nel 1958, quando la Montecatini annunciò la <strong>di</strong>missione <strong>di</strong> 447 lavoratori. Il 22 giugno<br />

il consiglio delle leghe dei minatori del sindacato Filie-Cgil riunito a Perticara chiese<br />

la revoca della decisione e l’intervento autorità governative 240 . Il giorno successivo, la<br />

commissione esecutiva della Cgil <strong>provinciale</strong> denunciò la gravità della crisi economica<br />

e rilanciò la richiesta “per l’attuazione da parte del governo <strong>di</strong> un «programma <strong>di</strong><br />

______________________<br />

238 ACgil Roma, b. 3, fasc. 59, 1955.<br />

239 ACgil Roma, b. 23, fasc. 372, 1955.<br />

240 ACgil <strong>di</strong> Roma, b. 3, fasc. 61, 1958.<br />

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