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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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zioni della “terra a chi lavora”, che dalla base comunista vengono in qualche caso<br />

trasmesse ai conta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> alcuni territori dell’interno, tra l’Umbria e le Marche). 5<br />

L’approccio per aree tematiche, invece, trova una esplicita definizione nella riflessione<br />

che Ercole Romagna propone in occasione del convegno svoltosi a Pesaro<br />

(1994) in occasione delle celebrazioni per i cinquant’anni della Liberazione. 6 Il <strong>di</strong>scorso<br />

storiografico sulla Resistenza trova in questo caso sistemazione all’interno <strong>di</strong><br />

quattro gran<strong>di</strong> aree tematiche, relative alla <strong>di</strong>mensione quantitativa del fenomeno Resistenza,<br />

alla sua composizione sociale, al rapporto tra partigianato e popolazione civile,<br />

al rapporto tra il movimento partigiano e la cultura politica. Rimandando ovviamente<br />

a tale relazione per gli aspetti specifici, ci si limiterà qui a prendere in esame<br />

alcuni assunti relativi al mondo conta<strong>di</strong>no. Il primo interessante elemento da considerare<br />

attiene alle <strong>di</strong>mensioni quantitative dell’apporto delle campagne alla Resistenza<br />

armata: sebbene il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Romagna si limiti a trattare l’argomento in un’ottica<br />

<strong>provinciale</strong> - il pesarese - è da rilevarsi come uno spoglio minuzioso dei dati quantitativi<br />

relativi alla composizione del principale raggruppamento partigiano quivi operante,<br />

permetta non solo <strong>di</strong> cogliere una significativa presenza del “variegato mondo rurale”<br />

(sfatando l’opinione che ha relegato i conta<strong>di</strong>ni nel ruolo <strong>di</strong> “supporto logistico” dei<br />

combattenti), ma consenta altresì <strong>di</strong> delineare alcuni tratti <strong>di</strong>stintivi, quale ad esempio<br />

l’apporto molto alto della categoria dei braccianti agricoli. È, questo, un fenomeno<br />

specifico del pesarese, ma che mette comunque in luce come un censimento organico<br />

e completo <strong>di</strong> tutte le formazioni partigiane operanti nelle Marche (lavoro finora effettuato<br />

solo per la Quinta Brigata Garibal<strong>di</strong>, operante appunto nel pesarese) permetterebbe<br />

<strong>di</strong> gettare una luce definitiva su aspetti basilari della <strong>di</strong>scussione storiografica,<br />

quale la composizione sociale del partigianato ‘combattente’. Ma è riguardo al rapporto<br />

che si instaura tra realtà partigiane e mondo rurale che le considerazioni <strong>di</strong> Romagna<br />

pervengono alla delineazione <strong>di</strong> alcuni criteri basilari per chi voglia avvicinare questi<br />

______________________<br />

5 G. Bertolo e al., Operai e conta<strong>di</strong>ni nella crisi italiana del 1943/1944, Feltrinelli, Milano 1974.<br />

Guido Quazza, nello scrivere il saggio <strong>di</strong> apertura <strong>di</strong> questo volume, segnala la necessità <strong>di</strong> uno sguardo<br />

rinnovato alle questioni della storiografia resistenziale, suggerendo il para<strong>di</strong>gma interpretativo della “scelta<br />

esistenziale” (in seguito ulteriormente analizzato e definito da altri storici, tra cui ricor<strong>di</strong>amo almeno<br />

Giovanni De Luna e Clau<strong>di</strong>o Pavone) per avvicinare i comportamenti degli in<strong>di</strong>vidui nella situazione<br />

venutasi a creare dopo l’8 settembre. Quazza sottolinea la necessità <strong>di</strong> ricondurre scelte collettive e scelte<br />

in<strong>di</strong>viduali a un tratto essenziale: lo spontaneo concorrere della situazione con il rapi<strong>di</strong>ssimo maturare<br />

nella coscienza dei singoli (e dei gruppi) dell’inevitabilità <strong>di</strong> schierarsi. Riguardo alle campagne, Quazza<br />

suggerisce che antifascismo e Resistenza siano da riesaminarsi anche a partire dalle peculiarità del mondo<br />

conta<strong>di</strong>no. Da qui l’attenzione a temi come il senso della <strong>di</strong>versità e dell’offesa, il rispetto dell’onore e<br />

della roba, lo specifico antimilitarismo della gente <strong>di</strong> campagna, tutti visti come elementi costitutivi <strong>di</strong> un<br />

antica civiltà e <strong>di</strong> un ricorrente sogno <strong>di</strong> rovesciamento dei rapporti con la città quale ra<strong>di</strong>cata speranza <strong>di</strong><br />

una vita <strong>di</strong>versa.<br />

6 E. Romagna, la Resistenza armata nella provincia <strong>di</strong> Pesaro-Urbino. Situazione degli stu<strong>di</strong> e<br />

proposte <strong>di</strong> ricerca, in: A. Bianchini e G. Pedrocco (a cura <strong>di</strong>), Dal tramonto all’alba. La provincia <strong>di</strong><br />

Pesaro e Urbino tra fascismo, guerra e ricostruzione, Clueb, Bologna 1995.<br />

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