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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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categorie operaie non ancora costituite in lega. La Commissione provvisoria è composta<br />

da Gaetano Soatti, Giuseppe Filippini, Ciro Castellani, Aiace Cerni, Alfredo Moretti,<br />

Silvano Talevi, quest’ultimo in rappresentanza della lega conta<strong>di</strong>ni, mentre Primo<br />

Cava lo è per i fornaciai. Come le premesse e lo stesso <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Filippini avevano<br />

lasciato facilmente presumere, l’attività della Camera del lavoro non conosceva<br />

nell’imme<strong>di</strong>ato una effettiva articolazione né un forte <strong>di</strong>spiegamento sebbene in <strong>di</strong>versi<br />

scioperi, come quelli delle setaiole della città 6 , la Cdl riven<strong>di</strong>casse un suo fattivo e<br />

decisivo intervento. Tuttavia solo pochi mesi dopo la sua proclamazione sul giornale<br />

socialista le tracce della Cdl si <strong>di</strong>radano fino a <strong>di</strong>sperdersi. Riemergono con la seconda<br />

fondazione, quella del 1912 e poi, con costanza, dal 1913, il vero e proprio avvio della<br />

Camera del lavoro <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> Pesaro e Urbino. La sua attività tuttavia non riuscirà<br />

a superare i <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong> sorti tra i <strong>di</strong>versi partiti popolari né le spaccature all’interno del Psi<br />

stesso <strong>di</strong> fronte alla grande guerra. Termina quin<strong>di</strong> la sua attività nei primi mesi del<br />

1915 per rinascere ancora una volta nel 1919. Gli anni del dopoguerra rappresentano<br />

quelli <strong>di</strong> massima attività e coinvolgimento, ma nell’agosto 1922 la presa fascista della<br />

città segna naturalmente la fine anche per questa esperienza.<br />

La proclamazione e il primo tentativo del 1907 non nascevano tuttavia, come è<br />

ovvio, dal nulla. L’idea e la successiva decisione <strong>di</strong> costituire una Cdl <strong>provinciale</strong> era<br />

<strong>di</strong>venuta preponderante per i partiti popolari dal luglio 1905, dopo la sconfitta subita<br />

alle elezioni parziali amministrative, sia comunali che provinciali. L’esito negativo<br />

delle consultazioni elettorali consigliava un’importante svolta o, quantomeno, un ripensamento<br />

dell’azione dei partiti popolari a Pesaro e nella provincia.<br />

Segnali preoccupanti, in quei mesi, sul futuro esito elettorale, nonostante i continui<br />

ed elogiativi richiami all’opera dell’amministrazione guidata da Ettore Mancini, si<br />

rintracciano anche sul giornale dei socialisti pesaresi «Il Progresso». A fianco agli ovvi<br />

e numerosi elogi dell’opera del sindaco uscente e della sua amministrazione si lamentava<br />

infatti come ad esclusione <strong>di</strong> Pesaro, Fano e Urbino, il movimento socialista fosse<br />

«così fiacco, <strong>di</strong>sorganizzato, saltuario, poco o niente proficuo, da ingenerare lo sconforto<br />

anche nei più generosi» 7 , auspicando l’istituzione <strong>di</strong> un ufficio <strong>di</strong> propaganda<br />

socialista <strong>provinciale</strong>, con sede a Fossombrone. Anche il prof. Ugo Tombesi, assessore<br />

in quell’amministrazione all’Istruzione pubblica, pubblicando a puntate proprio sul<br />

foglio socialista Le con<strong>di</strong>zioni economiche delle Marche 8 sottolineava come, ad ec-<br />

______________________<br />

6 Cfr. La lega delle setaiole, dell’autore, infra.<br />

7 «Il Progresso», 4 febbraio 1905.<br />

8 Il professore, futuro sindaco dal 1909 al 1914, rielaborerà il suo scritto pubblicandolo con il titolo<br />

La questione marchigiana, Balloni, Cagli 1907, volume che, dopo il <strong>di</strong>scorso in Parlamento <strong>di</strong> Angelo<br />

Celli nel 1904, darà il via al movimento noto come la “questione marchigiana” appunto. Per alcuni approfon<strong>di</strong>menti<br />

si veda l’e<strong>di</strong>zione a cura <strong>di</strong> Paolo Giannotti (Metauro, Fossombrone 2000) e La questione<br />

marchigiana, 1884-1906. Nascita <strong>di</strong> una identità regionale: testi e documenti, a cura <strong>di</strong> P. Giannotti ed E.<br />

Torrico, Quattroventi, Urbino 1989 (da cui si traggono le citazioni).<br />

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