cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...
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322<br />
to industriale), il numero <strong>di</strong> aziende a conduzione <strong>di</strong>retta aveva per la prima volta<br />
superato quelle mezzadrili ed erano aumentate anche le aziende a conduzione capitalistica<br />
con l’apporto <strong>di</strong> manodopera bracciantile 280 . Ma il dato veramente nuovo e travolgente<br />
era l’ascesa del comparto industriale e del terziario: in questo settore si registrava<br />
l’aumento <strong>di</strong> circa 3.000 aziende industriali, artigianali e del commercio, nelle<br />
quali avevano trovato occupazione 14.000 nuovi operai in prevalenza giovani. Per la<br />
prima volta anche il turismo suggeriva un’attenzione nuova da parte dei partiti e del<br />
sindacato. La grande trasformazione poteva ormai <strong>di</strong>rsi compiuta e la provincia <strong>di</strong><br />
Pesaro era definitivamente passata da un’economia agricola-industriale a un’economia<br />
industriale-agricola. I ceti tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> riferimento per la Cgil e per il Partito<br />
comunista (e non solo) stavano <strong>di</strong>sgregandosi e segmentandosi in nuove figure che<br />
andavano popolando il ben più articolato mondo del lavoro e che attendevano una<br />
presenza e una strategia politica e sindacale <strong>di</strong>versa e più complessa.<br />
Non senza importanza e foriera <strong>di</strong> rilevanti riflessi per la vita politica successiva<br />
della provincia è la constatazione che da questa fase <strong>di</strong> lotte e <strong>di</strong> profon<strong>di</strong> cambiamenti<br />
il Partito comunista uscì rafforzato nella sua egemonia, come <strong>di</strong>mostrarono le successive<br />
elezioni politiche del 1963, quando il Pci conquistò il 38,6% dei voti alla Camera,<br />
scavalcando per la prima volta la Democrazia cristiana, arretrata al 34,2%. Nel 1958 i<br />
rapporti <strong>di</strong> forza erano invertiti: il Pci era al 33,3%, la Dc al 38,6% 281 .<br />
8.2. Il sindacato <strong>di</strong> fronte al mondo nuovo<br />
Le analisi compiute dai <strong>di</strong>rigenti comunisti e dai quadri sindacali, riepilogate sinteticamente,<br />
ma non superficialmente, nei documenti stilati per introdurre congressi, <strong>di</strong>battiti<br />
interni o altre occasioni <strong>di</strong> confronto pubblico, coglievano dunque una realtà in<br />
rapida e profonda trasformazione. Anche se all’inizio degli anni sessanta lo sbocco<br />
definitivo dei processi in atto era ancora <strong>di</strong>fficile da cogliere, la provincia <strong>di</strong> Pesaro e<br />
Urbino, al pari <strong>di</strong> altre province contermini, stava faticosamente, ma assai velocemente,<br />
uscendo dalla fase <strong>di</strong> depressione economica per approdare a quel modello <strong>di</strong> sviluppo<br />
tipico delle aree del nord-est-centro (Nec) del Paese, innescando profonde trasformazioni<br />
nel mondo del lavoro 282 . Pur partendo da con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> partenza oggettiva-<br />
______________________<br />
280 Congresso <strong>provinciale</strong> del Pci, 18 novembre 1962, Intervento <strong>di</strong> Bianchi Aldo, dattiloscritto in<br />
<strong>Archivio</strong> Pci <strong>di</strong> Pesaro, Fondo “Aldo Bianchi”.<br />
281 Girometti, Geografia elettorale, p. 880, in Varni (a cura), La Provincia <strong>di</strong> Pesaro e Urbino nel<br />
Novecento, cit.<br />
282 E. Sori e L. Gorgolini, Evoluzione demografica, sviluppo economico e mutamento sociale, in A.<br />
Varni, La Provincia <strong>di</strong> Pesaro e Urbino nel Novecento, cit. Al corposo volume in due tomi curato da<br />
Angelo Varni si rinvia per maggiori approfon<strong>di</strong>menti sui temi dell’economia pesarese dal dopoguerra agli<br />
anni settanta-ottanta. Uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> riferimento molto interessante sulle trasformazioni del mondo del<br />
lavoro nel nostro Paese è S. Musso, Storia del lavoro in Italia dall’unità ad oggi, Marsilio, Venezia 2002.