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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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È <strong>di</strong>fficile resistere alla tentazione <strong>di</strong> cogliere in questo frammento <strong>di</strong> poesia popolare,<br />

riferita al lavoro della terra e pubblicata sul giornaletto dei conta<strong>di</strong>ni «Il Solco», le<br />

ragioni profonde del successo del sindacato, a Pesaro come in altre zone del Paese,<br />

nell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra: la constatazione <strong>di</strong> una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> vita senza possibilità<br />

<strong>di</strong> riscatto, come “rospi nella terra”, la presa <strong>di</strong> coscienza <strong>di</strong> una situazione <strong>di</strong> sfruttamento<br />

del lavoro e la conseguente volontà <strong>di</strong> ribellarsi, <strong>di</strong> “rompere il contratto”, <strong>di</strong><br />

infrangere cioè l’or<strong>di</strong>ne sociale tra<strong>di</strong>zionale. Non manca il riferimento all’elemento<br />

generazionale (“i miei poveri genitori”). La rivolta che non ebbero la possibilità o la<br />

volontà <strong>di</strong> compiere i genitori (“schiattati sotto il lavoro”) è consegnata alla generazione<br />

dei figli, cioè dei giovani, protagonisti <strong>di</strong> un altro, recente, importante gesto <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>subbi<strong>di</strong>enza contro la Repubblica sociale italiana e la guerra nazifascista.<br />

L’imme<strong>di</strong>atezza del messaggio sindacale, il desiderio <strong>di</strong> migliorare la posizione<br />

contrattuale <strong>di</strong> fronte al proprietario terriero o al datore <strong>di</strong> lavoro, si intrecciarono al<br />

momento ideologico, politico e culturale che accompagnò l’azione del sindacato e dei<br />

partiti che in esso si riconoscevano nella società. Le aspettative <strong>di</strong> lungo periodo, sia<br />

pur confuse o aleatorie e, soprattutto, il profondo desiderio <strong>di</strong> riscatto e <strong>di</strong> emancipazione<br />

(finalmente materializzato nelle battaglie giornaliere per l’affermazione dei propri<br />

<strong>di</strong>ritti) da una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> subalternità psicologica e sociale prima ancora che<br />

economica, costituirono forse i moventi più profon<strong>di</strong> dell’adesione alle lotte collettive<br />

del dopo liberazione, come ricordava, con grande efficacia espressiva, Sandro Severi,<br />

a proposito delle battaglie conta<strong>di</strong>ne:<br />

...la rivincita degli umiliati e degli offesi, perché questo giocava eh, questo giocava...nei<br />

conta<strong>di</strong>ni. Brutto villano va a casa, cosa stai a fare in paese...L’umiliazione umana<br />

che avevano sempre subìto...da generazioni, da servi della gleba insomma...Questa,<br />

questa carica <strong>di</strong> ribellione, ostia adesso sono, conto come te 18 .<br />

La ricostituzione della Cgil avvenne fin dal 1944, su base unitaria, con la partecipazione<br />

<strong>di</strong> tutti i partiti rappresentati nel Comitato <strong>di</strong> liberazione nazionale <strong>di</strong> Pesaro 19 . Alla<br />

______________________<br />

18 Testimonianza <strong>di</strong> Sandro Severi, a cura dell’autore, 23 febbraio 1994.<br />

19 Sulla ricostruzione del sindacato italiano dopo la liberazione AA.VV., La rinascita del sindacato.<br />

Dagli scioperi milanesi del marzo 1943 e 1944 al patto <strong>di</strong> Roma e al 1° maggio del 1945, E<strong>di</strong>esse, Roma<br />

2005. Sulla storia del sindacato in generale, e della Cgil in particolare, la bibliografia è ormai piuttosto<br />

corposa, anche grazie alle iniziative per il centenario. Fra gli stu<strong>di</strong> più recenti ricor<strong>di</strong>amo A. Pepe, Il sindacato<br />

nell’Italia del ‘900, Rubbettino, Catanzaro 1996; G. P. Cella, Il sindacato, Laterza, Roma-Bari 1999; S.<br />

Rogari, Sindacati e impren<strong>di</strong>tori. Le relazioni industriali in Italia dalla caduta del fascismo a oggi, Le<br />

Monnier, Firenze 2000; O. Artioli, P. Iuso, F. Loreto, La Cgil e il Novecento italiano. Un secolo <strong>di</strong> lotte, <strong>di</strong><br />

passioni, <strong>di</strong> proposte per i <strong>di</strong>ritti e la <strong>di</strong>gnità del lavoro, E<strong>di</strong>esse, Roma 2003; Guglielmo Epifani e <strong>Vittorio</strong><br />

Foa, Cent’anni dopo. Il sindacato dopo il sindacato, Einau<strong>di</strong>, Torino 2006; oltre ai “classici” S. Turone,<br />

Storia del sindacato in Italia, Laterza, Bari (varie e<strong>di</strong>zioni); A. Accornero, La parabola del sindacato: ascesa<br />

e declino <strong>di</strong> una cultura, Il Mulino, Bologna 1992. Per un approccio sociologico de<strong>di</strong>cato al caso italiano<br />

nella sua evoluzione storica, comparato con altri modelli sindacali, resta un importante punto <strong>di</strong> riferimento<br />

lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> A. Pizzorno, I soggetti del pluralismo. Classi, partiti, sindacati, Il Mulino, Bologna 1980.<br />

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