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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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4. La tutela degli emigranti nel primo dopoguerra<br />

La guerra, dunque, interruppe imme<strong>di</strong>atamente l’azione e la vita stessa del Segretariato<br />

a pochi mesi dalla sua nascita. D’altra parte, come si è visto, fin dall’inizio l’emergenza<br />

bellica aveva in parte snaturato le sue funzioni e i suoi compiti, portandolo a occuparsi<br />

più dei problemi <strong>di</strong> chi tornava in provincia (rimpatriati o esuli istriani) che <strong>di</strong><br />

quelli <strong>di</strong> chi partiva. Mentre la guerra era ancora in corso, nell’ottobre del 1917, la<br />

Deputazione <strong>provinciale</strong> constatava l’impossibilità da parte degli enti che avevano<br />

contribuito alla nascita del Segretariato <strong>di</strong> mantenerlo in vita, continuando ad erogare<br />

contributi finanziari che nelle tragiche contingenze belliche dovevano essere <strong>di</strong>rottati<br />

su emergenze <strong>di</strong> altra natura. Così il Segretariato veniva dapprima formalmente assorbito<br />

dall’Ufficio Provinciale del Lavoro, per essere successivamente smantellato del<br />

tutto. Le motivazioni erano spiegate in una richiesta avanzata dalla Deputazione al<br />

Consiglio Provinciale, nella quale si poteva fra l’altro leggere:<br />

Considerato che a causa della guerra, mentre sono venuti a mancare tali contributi<br />

[quelli erogati dai Comuni e dagli Enti che avevano promosso il Segretariato –<br />

n.d.a.], il personale venne sensibilmente ridotto pei richiami sotto le armi ed altri<br />

più gravi ed impellenti problemi vennero ad incombere alla Deputazione, la quale<br />

fu costretta a soprassedere a questa pratica, che d’altronde più non presentava<br />

i caratteri dell’urgenza, essendo cessata l’emigrazione; ritenuto che, dovendosi<br />

presumere che la pace vittoriosa dovrà in un periodo relativamente breve por fine<br />

all’immane conflitto che insanguina l’Europa, è opportuno non solo <strong>di</strong> dare vita<br />

al Segretariato per l’emigrazione, ma <strong>di</strong> allargarlo e trasformarlo in Ufficio Provinciale<br />

del Lavoro, creando così un nuovo Istituto, il quale, oltre all’adempiere<br />

alle funzioni del Segretariato […] esplichi un mandato più vasto nell’interesse<br />

sociale ed a beneficio delle classi lavoratrici […]. Tutto ciò premesso e considerato,<br />

la Deputazione propone all’On. Consiglio Provinciale che, a parziale mo<strong>di</strong>ficazione<br />

dei provve<strong>di</strong>menti adottati nella seduta 26 ottobre 1914 e 9 agosto 1915,<br />

voglia deliberare <strong>di</strong> trasformare il Segretariato Provinciale dell’Emigrazione in<br />

Ufficio Provinciale del Lavoro, il quale, oltre all’espletare il compito già stabilito<br />

pel Segretariato, abbia lo scopo <strong>di</strong> sviluppare l’azione sociale della Provincia<br />

nell’assistenza ed elevazione economica, tecnica ed igienica delle classi lavoratrici<br />

18 .<br />

A guerra finita, dunque, gli emigranti pesaresi non trovarono più al loro fianco il<br />

Segretariato e, nel frattempo, aveva abbandonato Pesaro lo stesso Ricci, che tanto si<br />

era adoperato nei primi anni <strong>di</strong> guerra per far cadere la <strong>di</strong>ffidenza con cui ancora<br />

______________________<br />

18 Asp, Amministrazione Provinciale, b. 1457, tit. VIII, “Ufficio <strong>provinciale</strong> del lavoro”, f. 1/b.<br />

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