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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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i nuovi entrati Otello Go<strong>di</strong> e Giovanni Maria Venturi, entrambi democristiani) 21 , era<br />

sicuramente un interlocutore accre<strong>di</strong>tato della controparte impren<strong>di</strong>toriale e un punto<br />

<strong>di</strong> riferimento per le Istituzioni locali e per i lavoratori. La controprova è costituita<br />

dall’intensa attività contrattuale, intrapresa dalla Cgil nelle settimane imme<strong>di</strong>atamente<br />

successive la fine della guerra. Risalgono a questo periodo alcuni importanti contratti<br />

sottoscritti fra i rappresentanti del sindacato e gli impren<strong>di</strong>tori nelle varie categorie.<br />

Nella prima decade <strong>di</strong> giugno 1945 venne infatti sottoscritto con l’Associazione<br />

industriale <strong>di</strong> Pesaro un verbale <strong>di</strong> accordo per i lavoratori del settore che prevedeva,<br />

oltre all’indennità <strong>di</strong> carovita, un aumento salariale del 150% rispetto al <strong>di</strong>cembre<br />

1942. Negli stessi giorni furono stipulati contratti collettivi per le categorie dei falegnami,<br />

degli e<strong>di</strong>li, dei laterizi 22 .<br />

L’organizzazione presentava però ancora evidenti carenze <strong>di</strong> comunicazione fra i<br />

vari livelli, come sottolineò, nel giugno 1945, Augusto Bellucci, rappresentante della<br />

Camera del lavoro <strong>di</strong> Urbino, lamentando la scarsa informazione delle sezioni<br />

mandamentali rispetto ai contratti stipulati a livello <strong>provinciale</strong> 23 . Un paio <strong>di</strong> mesi<br />

dopo, il segretario <strong>provinciale</strong> Mario Bertini tracciò un primo bilancio del livello<br />

organizzativo raggiunto, senza nascondere limiti e lacune: la “deficienza <strong>di</strong> collegamenti<br />

con le zone periferiche”, l’“insufficienza degli organi locali” e dell’“organizzazione<br />

<strong>provinciale</strong>”, la scarsa penetrazione del sindacato in alcune categorie<br />

“anche importanti” <strong>di</strong> lavoratori, lo scarso livello <strong>di</strong> competenza dei Comitati <strong>di</strong>rettivi<br />

dei vari sindacati e dei quadri periferici, la carente attrezzatura tecnica e burocratica,<br />

l’assenza <strong>di</strong> donne e giovani dalla Giunta esecutiva dell’organismo confederale 24 .<br />

Si trattava <strong>di</strong> limiti – a giu<strong>di</strong>zio del segretario – imputabili al fatto che “l’organizzazione<br />

[era] molto giovane”, ma il cui superamento richiedeva un forte impegno da parte<br />

<strong>di</strong> tutti i <strong>di</strong>rigenti delle varie categorie.<br />

La carenza <strong>di</strong> lavoratrici <strong>di</strong>sposte a impegnarsi negli organismi sindacali, in particolare,<br />

venne rimarcata in più <strong>di</strong> un’occasione anche negli anni successivi 25 . Né poteva<br />

probabilmente essere <strong>di</strong>versamente, dato il maschilismo che caratterizzava sia il<br />

sindacato, sia i partiti della sinistra.<br />

Nonostante questi problemi, al 31 agosto 1945, in piena fase <strong>di</strong> stipulazione dei<br />

contratti collettivi, la Cgil vantava tuttavia un <strong>di</strong>screto numero <strong>di</strong> aderenti, tesserando<br />

complessivamente oltre 23.000 lavoratori. Il maggior numero <strong>di</strong> aderenti (15.000) proveniva<br />

dal settore agrario e comprendeva i mezzadri (la categoria <strong>di</strong> gran lunga più<br />

______________________<br />

21 Si noti che i componenti dell’organismo <strong>di</strong>rigente erano passati da 5 a 6, probabilmente per<br />

riequilibrare, con due esponenti Dc, il maggiore peso dei comunisti. Torneranno a 5 già nel 1946, dopo<br />

l’uscita del rappresentante del Partito d’Azione.<br />

22 Attività della Camera confederale del lavoro, «La Verità», 13 luglio 1945.<br />

23 Camera confederale del lavoro <strong>di</strong> Urbino, Relazione mese <strong>di</strong> giugno 1945, in <strong>Archivio</strong> della<br />

Camera del lavoro <strong>di</strong> Pesaro (d’ora in avanti ACdLP), b. 1, fasc. 1.<br />

24 Relazione del segretario Mario Bertini s.d. (probabilmente settembre 1945), in ACdLP, b. 1, fasc. 4.<br />

25 Ai sindacati mancano le attiviste femminili, «La Voce marchigiana», 2 marzo 1947.<br />

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